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domenica 27 dicembre 2015

Ali di fuoco


GENERALITà: romanzo fantasy di Laura Gallego Garcìa.
La protagonista, Ahriel, è un angelo, mandato da La Città delle Nuvole, per controllare la crescita e l'educazione impartita alla regina Marla, il cui padre fu conosciuto come un re saggio e bonario e così Marla deve regnare. Ahriel è anche la guardia del corpo di Marla ed è infatti un' ottima guerriera. La situazione, apparentemente tranquilla in cui Ahriel e Marla vivono, si dissolve quando l'angelo scopre che la ragazza pratica la magia nera. Ahriel allora, per ordine della regina, viene rinchiusa in un posto misterioso e terribile: Gorlian. Da qui parte la ricerca di Ahriel della libertà e soprattutto della sua parte umana e reale, che fino ad allora era stata nascosta dall'educazione e dalle credenze impartitele.
L'illustrazione di copertina è di....... indovinate un po'.......... Paolo Barbieri sìììììì.... pensate un po', è forse il primo libro fantasy che ho letto e ha la copertina di uno delle mie fissazioni, Paolo Barbieri..... è o non è destino?!!!??? ;D

COMMENTO: questo è uno dei libri molto importanti per me.... non ricordo se è stato il primo che ho letto o se lo è stato Deltora, sicuramente è stato il mio primo amore, prima de Le Cronache (di cui ho già fatto la recensione e vi lascio il link in fond).
Ali di Fuoco è un libro che, come altri fantasy, tratta della crescita interiore del personaggio protagonista. È tuttavia singolare il fatto che la nostra protagonista è adulta ed ha perciò già un' apparente consapevolezza di se. Infatti, in questo caso, Ahriel vede tutte le sue convinzioni venirle meno quando incontra Bran, uno dei relegati a Gorlian, del quale l'angelo si innamorerà.
Unica pecca che posso attribuire a questo libro è che sarebbe il primo di una trilogia.... ma i due successivi non sono mai stati pubblicati in Italia...... che in realtà più che una critica al libro è alla casa editrice, cioè se ti prendi un impegno portalo a termine, no??? Mi ha davvero pianto il cuore e continua a dispiacersi, infatti approfitto per chiedervi se AVETE ANCHE VOI LETTO IL LIBRO E SE, MAGARI AVETE TROVATO EDIZIONI ITALIANE DEI DUE SEGUENTI.... SCRIVETEMELO NEI COMMENTI.
La copertina, nella mia edizione, Fanucci Editore, è rigida e per i miei gusti è meglio, tanto non è un libro grande, quindi la copertina rigida ci sta. Le pagine non sono troppo sottili.

VOTO: per pura e semplice coerenza do a questo libro 6/5, il motivo, se non sbaglio lo trovate nel post su Le Cronache.

CONSIGLIATO A..... tutti, è un fantasy, scritto bene (o tradotto bene la mia edizione è tradotta da Laura Miccoli) e è una bella storia, che appassiona, ma che purtroppo è, per così dire “incompleta”, poiché come ho detto mancano i due libri successivi.

ANCHE PER QUSTO FINE SETTIMANA è TUTTO, COMMENTATE E ISCRIVETEVI.
NON APPENA sarò SICURA DI AVER RICEVUTO TUTTI I REGALI DI NATALE VI farò UNA BOOK HAUL NATALIZIA SUI LIBRI, APPUNTO, CHE MI SONO ARRIVATI PER NATALE. Nel frattempo vi mando...
...Un bacione e tanti abbracci, Nora <3

Recensione della trilogia de Le Cronache del Mondo Emerso:
http://norasreadings.blogspot.it/2015/11/cronache-del-mondo-emerso-nihal-della.html#

domenica 20 dicembre 2015

Il barone rampante


GENERALITà: Il barone rampante, romanzo di Italo Calvino.
Un Ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra”.
-Ti farò vedere io appena scendi-
-E io non scenderò più- e mantenne la parola”
Il barone rampante narra della vita di Cosimo di Rondò, ma non pensate che sia per ciò noioso, perché Cosimo è un ragazzo che, arrivato ai 12 anni circa, deciderà di vivere sugli alberi e non toccare mai più terra e per quanto questa scelta possa sembrare una limitazione, Cosimo, vivrà una delle vite più piene ed intense che si possa immaginare. La scrittura, a me, non è risultata difficile, ma la parte che più potrebbe risultare ostica sono le descrizioni e alcuni momenti narrativi, che sono molto ampi e dettagliati e potrebbero confondere.

COMMENTO: quali parole sono più adatte di quelle dell'autore, per questa storia, una fiaba, che non si può riassumere, che ci fa vedere il mondo da nuove prospettive, come lo guardano gli uccelli, o come lo guarda un ragazzo che decide di salire su di un albero e non scendere mai più.
Come ho detto questa storia è una fiaba che sarebbe meglio raccontare ai bambini al posto di Cenerentola, Biancaneve, per dare altri valori, comunicare libertà, capacità critica e solidarietà. Sì perché, per quanto questo racconto di una vita incredibile possa sembrare narrativa per ragazzi, Calvino vi pone mille significati che forse ad una prima superficiale lettura possono sembrare oscuri, talvolta assenti, ma che sono lì in attesa di essere scoperti e di insegnare.
Penso già si sia capito quanto ami profondamente questo libro, quando ho finito di leggerlo sono stata diversi giorni con la voglia di salire su un albero, di viverci e non scendere mai più, ma quello che realmente significa l'azione di Cosimo, non è la trasgressione o la voglia d'avventura, è la libertà, non solo d'azione, ma anche di pensiero, di spontaneità. Calvino ci invita a vivere la vita non in modo avventato, ma in modo libero, senza farsi limitare da un' unica prospettiva, da un unico ideale, dai pregiudizi o dai luoghi comuni per cui “non si può vivere sugli alberi”, perché con intelligenza e volontà, possiamo anche vivere, con molti agi sugli alberi.
Spero che ciò che volevo dire sia arrivato, e spero che leggiate questo libro, spero che nelle scuole facciano leggere questo, invece dei “grandi classici della letteratura”, che per quanto debbano essere conosciuti, non hanno più nulla da insegnare a delle generazione che confondono l'eccesso e l'ignoranza con la libertà e l'intelligenza.
E agli adulti che leggono questo libro voglio dire: “Immergetevi in questa storia, tornate bambini, perché Cosimo insegna anche questo. Insegna a non perdere mai quella parte di bambini, quella eterna curiosità, quell'irriducibile voglia di fare e di sognare, che non deve mancare mai in una vita. Divenire adulti non significa solo prendersi l'onere di grandi responsabilità, lasciando il sogno ed il gioco, ma responsabilizzarsi senza smettere di sognare, giocare, sperimentare, per quanto possa sembrare difficile.”
Il barone rampante è il libro di una vita, non solo perché segue il percorso della vita di Cosimo di Rondò, ma perché una volta letto, una vita non può che cambiare, anche se in modo quasi impercettibile.

VOTO: attribuire un “voto” a quest'opera sarebbe riduttivo, ma visto che così ho stabilito di fare.... il voto di questo romanzo non può che essere 6/5 anche se non lo rispecchia nella pienezza del suo essere.

CONSIGLIATO A: tutti ahahah penso si sia capito abbastanza dal commento e non vi annoio con ulteriori parole.

VI RINGRAZIO SE AVETE LETTO QUESTA “RECENSIONE”, SPERO DI AVER ESPRESSO CHIARAMENTE Ciò CHE QUESTO ROMANZO MI TRASMETTE. FATEMI SAPERE SE TRASMETTE LE STESSE SENSAZIONI ANCHE A VOI, sono consapevole di non aver detto tutto, non ho parlato nello specifico dei vari personaggi ad esempio, ma se vorrete discuterne con me sarò lieta di leggere e rispondere a dei vostri COMMENTI o e-mail. MI RACCOMANDO ISCRIVETEVI, perché escono nuove recensioni ogni fine settimana e per ciò avremo molto di cui parlare (ditemi se avete preferenze di genere per il prossimo fine settimana), intanto io vi mando.....

Un abbraccio ed una pioggia di baci, Nora <3

domenica 13 dicembre 2015

Marina


GENERALITà: Marina è un romanzo di genere gotico, di Carlos Ruiz Zafòn, autore anche di The Shadow of the Wind e di molti altri romanzi.
Il protagonista di questa storia è Oscar, un ragazzino che vive a Barcellona, in un collegio di cui frequenta anche le lezioni. Gli unici momenti in cui lascia il collegio sono, quando, nel tardo pomeriggio, dopo la fine delle lezioni, va a fare delle lunghe passeggiate fuori dalle mura collegiali. Durante una di queste passeggiate, il ragazzo, si imbatte in un gatto nero che lo porta ai cancelli di una casa diroccata ed apparentemente abbandonata. Per via della curiosità, tipica delle menti fantasiose come quella di Oscar, il ragazzo entra nella casa, nella quale risuona una bellissima voce di donna che canta. Mentre è all'interno della casa, Oscar finisce per trovarsi in una stanza buia nella quale troneggia il ritratto di una bella donna, con alle spalle proprio la casa in cui il ragazzo si trova. Sul tavolo, in questa stanza, Oscar trova un orologio, ma quando lo prende in mano per osservarlo meglio si accorge di non essere solo nella stanza. Una figura magra, con occhi di fuoco, che emette un tenue e triste lamento, è alle spalle del ragazzo e lo sta per afferrare. Oscar fugge, ma solo arrivato al collegio si rende conto del furto involontario che ha commesso. L'orologio è rimasto stretto nella sua mano. Oscar dovrà decidere se riportare o meno l'orologio a quella misteriosa entità.
La mia edizione del libro è in inglese, poiché l'ho comprata per la curiosità di leggere qualcosa in lingua :P

COMMENTO: ammetto che in più punti ho pensato che la trama stesse prendendo una piega scontata e già vista, ma ogni volta un capovolgimento smentiva le mie supposizioni, creando una trama avvincente, intrecciata e affascinante.
Il protagonista, Oscar, è un ragazzino di circa 12 anni, molto fantasioso, curioso e coraggioso. Nel corso del racconto incontrerà colei che lo coinvolgerà in una storia incredibile, Marina. La ragazzina ha due anni più di Oscar, vive col padre ed è appassionata di scrittura ed è curiosa e fantasiosa come il nostro protagonista. Marina e Germàn, suo padre, diverranno per Oscar quella famiglia che non ha mai avuto.
Penso che questo libro parli di un grande amore. Non un amore fisico e carnale, ma di un amore spirituale, l'amore che ci lega ad una persona, ad un posto, ad un evento della vita che ci porteremo dietro per sempre. Un amore indissolubile, che resiste al tempo, alla morte e agli avvenimenti che cambiano la vita delle persone.
Per quanto riguarda la lingua, nella mia edizione (Phoenix Fiction) è di facile comprensione; è chiaro tuttavia che bisogna avere una buona conoscenza dell'inglese.

VOTO.... 5/5 è un libro bellissimo che rimane nel cuore, la trama è molto avvincente e penso che la versione italiana sia tanto scorrevole e comprensibile quanto, se non di più, di quella inglese.

CONSIGLIATO A: tutti

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA, FATEMI SAPERE SE SIETE D'ACCORDO CON LE MIE OSSERVAZIONE, SE NON LO SIETE, SE NE AVRESTE DA AGGIUNGERE E SE NON AVETE ANCORA LETTO IL LIBRO, SE VI è VENUTA VOGLIA DI LEGGERLO. FATEMI SAPERE SE AVETE RICHIESTE PER RECENSIONI FUTURE. COMMENTATE, ISCRIVETEVI perché escono nuove recensioni ogni fine settimana e quindi avremo molto di cui parlare, per adesso è tutto, io vi mando un abbraccio e un bacione...

Nora <3 

domenica 6 dicembre 2015

La ragazza con l'orecchino di perla

GENERALITà: romanzo storico di Tracy Chevalier.
Griet è una ragazza di Delft, che vive nel XVII secolo, in una famiglia protestante, che da dopo l'incidente del padre, non gode di una buona situazione economica. La ragazza sembra avere un talento naturale nell'accostare i colori e apprezza molto i quadri, forse anche grazie al lavoro del padre, il più famoso decoratore di piastrelle di Delft. Per via dei problemi economici della famiglia Griet si ritrova a dover lavorare come serva nella casa di una ricca famiglia cattolica. La cosa non si prospetta buona, Griet deve abbandonare la sua casa, i luoghi a lei familiari per andar a vivere in una casa sconosciuta nel quartiere cattolico, luogo dove lei non ha mai messo piede, ma a rendere meno grigia la situazione è che, la famiglia da cui Griet andrà a lavorare è quella del pittore Johannes Vermeer, che nota fin da subito il talento di Griet. Grazie alle commissioni che dovrà svolgere per la famiglia Vermeer, Griet conoscerà, al mercato, il giovane figlio di un macellaio: Pieter.
Il racconto non è suddiviso in capitoli, bensì in anni, in ogni anno che Griet passerà al servizio dei Vermeer.
La cover rimovibile, ha sul davanti il quadro a cui il libro si ispira e sul dietro la foto dell'autrice; mentre la rilegatura è interamente bianca.

COMMENTO: per esprimere le mie opinioni e impressioni su questo libro non potrò fare a meno di farvi qualche spoiler, perdonatemi... .
Griet è una ragazza che quando entra al servizio della famiglia Vermeer ha 16 anni e, nonostante la giovane età e l'epoca di cui il libro racconta, è una ragazza estremamente intelligente, tenace e con molto senso del dovere.
La trama è avvincente, scorrevole, come la scrittura, che paragonerei ad una bella voce limpida e priva di virtuosismi, ma presenta un personaggio che non ho avuto chiaro subito, solo dopo aver finito il libro e dopo un bel po' di tempo credo di essere arrivata ad una mia interpretazione soddisfacente. Il personaggio di cui parlo è Pieter, io penso che rappresenti lo sfogo delle passioni che Griet prova per Johannes. Pieter è quell'oggetto terreno su cui viene scaricata una passione che non lo riguarda, ma per la quale non c'è altra possibile via di sfogo. È lo stesso concetto di cui parlava Gautier, attraverso D'Albert, in Madamigella di Maupin (http://norasreadings.blogspot.it/2015/10/madamigella-di-maupin.html). MA NON VI VOGLIO DIRE TUTTO SU QUESTO, VI CHIEDO DI SCRIVERMI LA VOSTRA OPINIONE SUL SIGNIFICATO DELLE ULTIME TRE RIGHE DELL'ULTIMO CAPITOLO, e ne parleremo insieme :)
Ultimo argomento, relativo alla trama che volevo affrontare è la forte nostalgia che Johannes prova quando, ormai, Griet se n'è andata. Per far ciò, però devo citare un avvertimento che un amico del pittore dà a Griet, in relazione a ciò che la ragazza sembra provare per il pittore e viceversa: “[...] Le donne dei suoi quadri.... lui le tira dentro nel suo mondo. Tu ti ci potresti perdere”, ho dovuto citare questa frase perché la forte nostalgia provata da Vermeer a me ha dato l'idea che, invece di aver trascinato lui Griet nel suo mondo, sia stata la ragazza a costringerlo ad uscirne. DITEMI ANCHE RIGUARDO A Ciò COSA NE PENSATE VOI.
La copertina..... allora: la cover è molto bella, molto luminosa, ma la rilegatura...... è bianca! Ciò significa che si sporca solo a guardarla, se avete già letto qualcuna delle recensioni che ho fatto, potreste sapere che io tolgo la cover per paura di rovinarla, leggendo il libro.... ma se mi fanno la rilegatura bianca allora togliendo la cover mi si sciupa la rilegature -.- e allora io come faccio!!???!

VOTO..... 5/5 è proprio un bel libro, sia per la trama che per la scrittura, sia per il quadro storico che dà, molto interessante e aderente alla realtà del secolo.

CONSIGLIATO A: tutti, è molto interessante dal punto di vista storico, ma può soddisfare anche persone al quale piacciono le storie d'amore tormentate, inoltre è scritto in modo molto chiaro (almeno nella mia edizione, che è della NERI POZZA), quindi possono leggerlo anche persone non troppo abituate a leggere, anche perché la mia edizione è di 236 pagine, quindi è corto.

FATEMI SAPERE SE VI è PIACIUTA QUESTA MIA RECENSIONE, è una di quelle a cui tengo particolarmente, perché questo libro mi ha dato da pensare, quindi se ha fatto lo stesso effetto anche a voi COMMENTATE, DITEMI SE LO AVETE LETTO O VORRETE LEGGERLO, ISCRIVETEVI perché escono recensioni ogni sabato o domenica e quindi, se volete, avremo molto di cui parlare e sul quale scambiarci opinioni, nel frattempo....

… vi mando un abbraccio e un bacio, Nora <3

sabato 5 dicembre 2015

Uno studio in rosso

IMPORTANTISSIMO: MI SCUSO SE LO SCORSO FINE SETTIMANA NON SONO USCITA CON UNA RECENSIONE, MA SONO STATA IMPEGNATA TUTTO IL WEAKEND E NON HO AVUTO IL TEMPO DI SCRIVERE QUALCOSA, QUINDI PER RIMEDIARE HO DECISO CHE OGGI USCIRà QUESTA RECENSIONE E DOMANI NE USCIRà UN ALTRA (scrivetemi in un commento se avete delle preferenze per quanto riguarda il genere del libro per la recensione di domani). Ora vi lascio al romanzo.


GENERALITà: Uno studio in rosso è un romanzo di genere giallo, di Arthur Conan Doyle.
È il primo romanzo di questo genere che ho letto ed è il primo per la serie che vede come protagonista Sherlock Holmes (ma penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo).
Questo primo romanzo vede l'inizio della storia di amicizia e di collaborazione tra Holmes e John H. Watson. Il caso di cui si occupano i due riguarda un uomo trovato morto in una villetta disabitata poco fuori dal centro di Londra, l'uomo viene trovato sdraiato supino sul pavimento di una stanza al primo piano della villetta, con una parola scritta sul muro “Rache”, il nome di una donna coinvolta nell'omicidio o la parola tedesca che vuol dire “vendetta”?
Il racconto è organizzato secondo capitoli, ognuno col suo titolo, che a loro volta sono racchiusi in due parti. La prima si apre in medias res ed il nostro narratore, che racconta in prima persona è John H. Watson, ex ufficiale medico dell'esercito britannico. Lo svolgimento vede la conoscenza tra Holmes e Watson e l'investigazione relativa al caso e si conclude con la risoluzione dello stesso, la cattura dell'assassino e l'invito di Holmes a porgli le domande necessarie per comprendere come fosse arrivato alla soluzione.
La seconda parte, invece è narrata fino al V capitolo incluso (dal VI in poi continuerà il racconto di Watson), in terza persona, si apre con una lunga descrizione del territorio del ovest America e ci racconta le disavventure di un uomo che finirà, nel V capitolo, dopo molte sofferenze e peripezie, ad arrivare a Londra. Dal VI capitolo, fino alla fine del libro, Holmes ci spiegherà tutte le sue mosse, quelle dell'assassino e vedremo come si concluderà la storia di quest'ultimo.

COMMENTO: sono stata un po' tirata nel raccontarvi la trama, perché, inanzi tutto è un libro conosciutissimo di cui troverete la trama ovunque, sempre se non lo avete già letto e poi è così corto che scrivere una trama troppo lunga sarebbe come raccontarvelo tutto.
Questo è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto i motivi sono diversi: il primo è che, essendo il primo romanzo di Doyle, su Sherlock Holmes, l'autore lo organizza in modo da farci conoscere Holmes, il suo modo di pensare, le sue conoscenze, il suo metodo (davvero impressionante) e il rapporto che crea pian piano, nel corso del libro, con John Watson, in oltre Doyle riesce a catapultarti nell'allora mondo londinese, con umidità e nebbia che sono quasi palpabili; il secondo perché è DAVVERO divertente, ci sono delle parti in cui non ho potuto far a meno di ridere, come quando da dell'incapace al personaggio di Edgar Allan Poe, Dupin, che è colui al quale è ispirato il personaggio dello stesso Holmes.
Ripensandoci ora è stato divertente anche arrivare alla seconda parte e trovarsi in un racconto che sembra non combinarci nulla con ciò che si è letto fino ad un momento prima.... è come entrare in una stanza, chiudendosi la porta alle spalle e dover camminare in un corridoio buio, andando avanti, ma senza sapere che cosa ci aspetta e capendo solo verso la fine cosa, in quella flebile luce, ci sta dicendo veramente l'autore... (al tempo in cui stavo leggendo il libro non sapevo di questo cambio di direzione e inizialmente non fu per niente divertente -_- solo molto disorientante.... ma voi magari prima di leggere il romanzo avrete letto questo mio commento e sarete meno.... O.o smarriti).

VOTO....6/5 iniziate ad abituarvi al fatto che, quando dico “è uno dei miei libri preferiti” ci scapperà il punteggio incoerente.... sì, perché se ho deciso che il totale è 5/5 che senso ha dare 6/5?!!? Il fatto è che ci sono libri bellissimi che meritano il 5/5, ma ci sono libri bellissimi e che in più ti colpiscono profondamente e ti rimangono nel cuore.... e che quindi non sono al pari degli altri... per ciò 6/5.
Comunque la motivazione di questo voto si capisce abbastanza bene dal commento.

CONSIGLIATO A: tutti, anche per avvicinarsi al genere, perché non è una scrittura difficile, io l'ho letto quando ero una “neofita” della lettura e non ho avuto difficoltà (poi è di solo 145 pagine nella mia edizione.... pochissimo!!!!).
In oltre, a mio parere, soddisfa anche dal punto di vista della parte prettamente investigativa, anche se è molto incentrato sulla conoscenza del lettore con Sherlock Holmes (se in seguito leggerete altri libri di A. Conan Doyle, vi accorgerete che sono molto più d'indagine, rispetto a questo).

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA (scrivetemelo in un commentino), FATEMI SAPERE SE AVETE QUALCOSA DA AGGIUNGERE, SE AVETE LETTO IL LIBRO, SE AVETE INTENZIONE DI LEGGERLO, ISCRIVETEVI, COMMENTATE CI VEDIAMO DOMANI CON IL SECONDO POST, NEL FRATTEMPO VI MANDO...
Un abbraccio e un bacione, Nora <3


sabato 21 novembre 2015

CRONACHE DEL MONDO EMERSO: Nihal della Terra del Vento, Il viaggio di Sennar, Il Talismano del Potere


Questo... o meglio questi sono i primi libri fantasy che recensisco..... il che è un paradosso, visto che proprio con questo genere io mi sono approcciata per la prima VERA volta alla lettura (dico “vera”, perché, comunque, ogni bambino è sin dalle elementari obbligato a leggere i libri assegnati dalla maestra, ma finché non lo si fa per piacere, non si inizia mai a leggere veramente), non solo, ma ne ho letti molti e continuo a leggerli.
Non è il libro che letto per la “prima volta”, in assoluto, ma, Le Cronache, sono il mio grande amore! E per molto tempo non mi sono allontanata dal fantasy.
Sempre basato sulle cronache io ho anche la prima serie di fumetti, con le copertine sempre illustrate da Paolo Barbieri (e il mio personale talismano del potere :D ).
C'è anche un quarto libro, pubblicato l'anno scorso, in occasione dei dieci anni delle Cronache, dal titolo Cronache del Mondo Emerso le storie perdute, la cui copertina non è illustrata da Barbieri. Non avendolo letto, però, non ve ne parlerò adesso ma più avanti (visto che comunque lo avevo l'ho messo lo stesso nella foto in alto).
(PENSAVO DI SCRIVERE UNO “STORY OF MY READINGS” O QUALCOSA DEL GENERE, PER RACCONTARVI UN PO' DI COME è NATA LA MIA STORIA D'AMORE CON I LIBRI. COMMENTATE E FATEMI SAPERE SE VI Può INTERESSARE).

GENERALITà: Le Cronache, sono una trilogia fantasy della scrittrice italiana Licia Troisi.
Il Mondo Emerso è un continente composto da 8 terre (più la Grande Terra, in centro, dove è costruita la torre del Tiranno): la Terra del Fuoco, la Terra dell'Acqua, la Terra del Mare, la Terra dei Giorni, la Terra della Notte, la Terra del Sole, la Terra delle Rocce e la Terra del Vento, terra natale della nostra protagonista, Nihal, e sottotitolo del primo libro della trilogia Nihal della Terra del Vento. Le terre del Mondo Emerso, però vedono un periodo di guerra continua, per via del Tiranno, un essere che dalla sua torre di cristallo nero, con le sue truppe di Fammin e cavalieri corrotti, semina morte e paura nel Mondo Emerso.
Nihal è una mezzelfa, ha i capelli azzurri e gli occhi viola, è estroversa e molto attiva e si diverte a giocare con i bambini di Salazar la città-torre in cui vive. Incontrerà, per via di un duello e dell'ambizione di imparare le tecniche magiche per poterle usare in battaglia, Sennar, apprendista mago della zia (adottiva) di Nihal, Soana. L'armonia in cui Nihal vive si spezza quando Salazar viene attaccata dalle truppe del tiranno, che uccidono Livon, padre (adottivo) di Nihal e radono al suolo la città-torre. Così iniziano le avventure della ragazza per il Mondo Emerso, che la porteranno ad entrare nell'Accademia di Cavalieri di drago e ad andare alla scoperta delle sue origini e di se stessa, per sconfiggere il Tiranno.
Il secondo libro vede come protagonista soprattutto Sennar, che andrà alla ricerca di un aiuto, contro le forze del male, nel Mondo Sommerso (posto del quale non è neanche sicura l'esistenza).
Tutte le prime copertine de Le Cronache del Mondo Emerso, Le Leggende del Mondo Emerso (seconda trilogia ambientata nel magico mondo) e Le Leggende del Mondo Emerso (terza trilogia) sono illustrate da Paolo Barbieri, che, come avevo accennato quando vi ho parlato dei suoi lavori, ha realizzato anche dei libri illustrati totalmente dedicato al Mondo Emerso (quello de Le Cronache si intitola Le Creature del Mondo Emerso).

COMMENTO: di Nihal, durante il libro seguiamo la crescita sia fisica, poiché all'inizio del libro è una bambina di 10-12 anni e alla fine è una giovane donna che come persona in cerca della propria identità (che è un tema solito dei fantasy per ragazzi).
Anche Sennar, ci viene presentato bambino, e nel corso della trilogia diviene un uomo.
Personaggio da notare, sopratutto per le sue riflessioni, sagge e filosofeggianti è Ido, maestro di Nihal, che diverrà come un secondo padre per la ragazza.
In realtà non trovo che ci sia molto da dire su questi libri, perché accennare ad altro vorrebbe dire raccontarvi grandi parti della storia, che invece merita di essere letta.
Le descrizioni dei luoghi sono bellissime e una delle cose che più mi piacciono di questi tre libri, sono (a parte scritte benissimo, ma infondo parliamo di Licia Troisi) veramente realiste e lasciano senza fiato, come vedere un bel paesaggio. Ritornando ai libri illustrati del Mondo Emerso, disegnati da Barbieri, penso che le tavole di questo artista si sposino perfettamente con le descrizioni della Troisi.
In ogni libro è presente all'inizio una mappa del Mondo Emerso e alla fine un indice dei personaggi.

VOTO: 5/5 i personaggi, i luoghi e le storie di questi tre libri mi sono rimaste nel cuore, sono stati la svolta definitiva che mi ha legata indissolubilmente ai libri.

CONSIGLIATO A.... ragazzi, infondo, questi libri, fanno parte della letterature per “ragazzi”, appunto, ma che siate 12enni o 50enni, se avete la appassionati per il genere, non bisogna.... NON si deve ignorare i libri di Licia Troisi.
Altro consiglio che mi sento di darvi è di comprarvi anche Creature del Mondo Emerso di Paolo Barbieri, se avete letto Le Cronache, o le leggerete..... io naturalmente ce l'ho :P

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA E CHE VI ABBIA FATTO VENIRE VOGLIA DI LEGGERE QUESTI LIBRI. FATEMI SAPERE SE AVETE LETTO QUESTA TRILOGIA, SE VI è PIACIUTA ANCHE A VOI E SE AVETE ALTRE OSSERVAZIONI DA AGGIUNGERE.

Un bacio grandissimo, Nora <3

sabato 14 novembre 2015

La ragazza del treno



GENERALITà: romanzo di genere giallo di Paula Hawkins.
La protagonista Rachel, passa ogni giorno per due volte, con il treno d'avanti ad una villetta, dove, a causa di un semaforo, il treno si ferma. Ciò che vede dal finestrino sono gli abitanti di questa villetta, una coppia di coniugi che all'apparenza sembrano felici e pieni d'amore, ma tutto cambierà quando Rachel vedrà qualcosa che capovolgerà completamente la sua concezione di quella leggerezza coniugale.
La cover esterna raffigura un finestrino di un treno in movimento, è opaca con un che di gommoso, si sporca con niente -.- ed a maggior ragione, come faccio sempre con le cover, anche stavolta l'ho levata per leggere il romanzo. La rilegatura, invece è completamente nera lucida.

COMMENTO: visto il successo che ha avuto questo libro, non so in quanti già lo abbiano recensito, penso in parecchi, io l'ho appena finito di leggere, proprio ora 18:03, l'ho finito e visto che avevo ancora da scrivere la recensione di questa settimana, ho deciso di parlarvene subito. Penso che mi pentirò di questa scelta, perché, poi, riflettendoci sopra, mi verranno in mente migliaia di cose che avrei voluto dirvi e alle quali non ho pensato, ma..... è un libro che merita e quindi..... eccoci qua!
Ho comprato questo libro a settembre e già sulla copertina c'era il tagliando con scritto “4 MILIONI DI COPIE IN 6 MESI” ed ancora oggi è in cima alle classifiche dei libri più venduto.
Il motivo di tutto questo successo, a mio parere, non è la trama di per se, che è comunque ben sviluppata e intrecciata tra i vari personaggi, in modo che il lettore non capisca immediatamente chi è l'assassino, ma il modo in cui è stato impostato: i capitoli del libro sono costituiti dal cambio di prospettiva degli eventi, a seconda che racconti Rachel, Megan o Anna ed ogni capitolo è suddiviso in giorni, composti solitamente da mattina e sera, che, nel momento in cui il narratore cambia, spesso si ripetono, fornendoci proprio il doppio punto di vista dei fatti narrati. È un modo di raccontare che crea davvero molta suspense e una voglia irrefrenabile di arrivare alla fine e credo che proprio questo sia il punto forte del libro, ciò che lo ha portato ad un così gran successo (tutto meritato vorrei aggiungere). Stephen King (su Twitter) lo commenta dicendo: “Un capolavoro di suspense. Mi ha tenuto sveglio tutta la notte”.
Rachel è la protagonista, una donna sulla trentina, reduce da un matrimonio finito per motivi d'alcol e tradimenti, che affoga la sua vita nel gin tonic in lattina. La sua routine è: alzarsi presto, prendere il treno, guardare sempre la solita casa abitata dalle solite due persone, fuori dal finestrino, quando il treno si ferma, sia all'andata che al ritorno e immaginare la serena vita coniugale che quei due minuti d'osservazione rispecchiano di quella bella coppietta alla quale è molto affezionata, per quanto non ne conosca neanche i nomi, andare a lavoro e tornare a casa (non casa sua, ma l'appartamento di una sua amica).
Parte di quella bella coppia è Megan, una giovane di circa 30 anni, che nel corso del romanzo si scopre aver avuto un passato davvero traumatico e triste, in un episodio in particolare si capisce l'estrema sofferenza di questa ragazza e che per Rachel e un utopia, una coppia perfetta piena d'amore.
Anna, invece è legata a Rachel tramite un uomo, marito della prima ed ex marito della seconda.
Nessuno dei personaggi di questo libro è, come si suol dire “tutto normale”, ognuno di essi ha un passato turbolento e una caratteristica che lo rende per un aspetto del suo carattere “squilibrato”.
A mio parere la scelta di tutta questa oscurità, all'esterno del libro, sulla copertina, rispecchia pienamente l'atmosfera che si viene a creare leggendolo.

VOTO: 5/5... non so se sono convinta di questo voto, ma è un bellissimo romanzo, avvincente che ti tiene incollato fino alla fine, non so cosa commentare di più, penso che il miglior modo per spiegarvi questo voto sia consigliarvi di leggere il libro.

CONSIGLIATO A... chi piace il genere giallo e a chi magari vuole approcciarsi a qualcosa di nuovo, poiché non è la classica investigazione.

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA, CHE VI SIA STATA UTILE, FATEMI SAPERE SE AVETE LETTO IL ROMANZO, SE VI è PIACIUTO, SE SIETE D'ACCORDO CON LE MIE OSSERVAZIONI E SE NE VORRESTE AGGIUNGERNE ALTRE


Un bacione Nora <3

domenica 8 novembre 2015

LA PIOGGIA FA SUL SERIO, romanzo di frane e altri delitti

Mi scuso per la qualità della foto che, stavolta, non è delle migliori, ma la mia fotocamera e la luce erano quelle che erano........ 

GENERALITà: questo romanzo è il seguito di Malastagione di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
Il protagonista è sempre il nostro caro ispettore della forestale, Marco Gherardini (detto Poiana), che sempre sui suoi Appennini, a Casedisopra dovrà affrontare nuovamente una caso di omicidio.

COMMENTO: inanzi tutto tengo a sottolineare la presenza del nostro amato Adùmas, stavolta in veste di raccoglitore di funghi, sempre con le sue osservazioni da conoscitore e amante dei boschi e la sua presenza (anche se leggermente affievolita) nello svolgimento delle indagini.
Poi come in tutte le cose c'è chi va e c'è chi viene: chi se ne è andata, ma già dalla fin dello scorso romanzo è Francesca, ma perdiamo anche Cruenti che, in La Pioggia fa Sul Serio, verrà sostituito dal giovane Stefano Barnaba, 28 anni, salentino, che porterà una nuova aria a Casedisopra, soprattutto per quanto riguarda il rapporto che i carabinieri, anche stavolta, dovranno instaurare con la forestale.
Arrivano anche molti altri nuovi personaggi, tra cui Betty, una giovane ragazza inglese, che abita momentaneamente con lo zio, Bill Holmes (“architetto innamorato dell'appennino tosco-emiliano”) a Casedisopra, la ragazza è molto intelligente e amante dell'arte, un tipo che non può non catturare l'attenzione.... e infatti Poiana non le rimarrà indifferente.
Oltre a sottolineare i temi del precedente romanzo, quindi, il progressivo decadimento dei boschi e le singolari dinamiche di un paesino di montagna, questo affronta anche come vengono valutate dai comuni e dalla regione i le problematiche idrogeologici, come ad esempio le frane dopo molti giorni di pioggia (da qui, al meno in parte, deriva il sottotitolo che vede le frane come “delitti”, sia per l'effetto della frana in se, ma anche per il “delitto”, appunto, che commettono gli enti pubblici, a dare poca importanza ad una situazione di pericolo e disagio) e tratta, inoltre, le paure e i dubbi che possono venire a un uomo al compimento dei 30anni.
Penso che il personaggio di Poiana (Gherardini) sia più aperto e visibile in questo secondo libro, tanto che, soprattutto negli ultimi capitoli (specialmente in una frase, che non penso di citare, sennò vi anticipo alcuni avvenimenti), mia ha dato un idea di tenerezza, molta dolcezza e ingenuità. Nonostante ciò, in alcune sue frasi, specialmente una, non riesco a cogliere esattamente il pensiero di questo personaggio. Mi piace molto di più il Marco di questo secondo libro, rispetto al primo.... penso che la vera conoscenza del personaggio avvenga realmente in questo secondo romanzo, mentre nell'altro, per quanto emerga la sua sensibilità e intelligenza, si ha un Poiana più concentrato sull'indagine.
La trama potrebbe sembrare scontata e simile al primo, ma dopo la metà prende una via completamente diversa, avvincente e inaspettata.

VOTO......5/5 anche a questo, per quanto mi sia piaciuto di più dell'altro, forse questo è uno dei pochi casi in cui il secondo è più bello del primo, magari avrei dovuto dare 4.5/5 all'altro, ma ormai è andata. Comunque i motivi di questo voto sono gli stessi che ho menzionato per il primo: amo la forestale, i boschi, questo genere di libri, la toscana, tutto, non c'è una critica che vorrei muovere a questi libri, anzi, faccio una richiesta agli autori: continuate, scrivetene almeno un altro libro con questi personaggi, perché sono bellissimi, avete creato dei capolavori e..... vi prego, se non è già in programma, di pensare seriamente a scriverne un altro.

CONSIGLIATO A: quelli che hanno letto anche il primo e gli è piaciuto, inanzi tutto :P eheheh.... e comunque a tutti gli stessi a cui avevo consigliato il primo, perché è il seguito e come tale non si allontana dall'impronta narrativa che i due autori hanno deciso di dare al primo.

ANCHE PER QUESTO LIBRO E PER QUESTA SETTIMANA è TUTTO, SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, FATEMI SAPERE SE LO AVETE LETTO, SE LO VORRETE LEGGERE, SE LA PENSATE COME ME O AVETE OSSERVAZIONI DA AGGIUNGERE (io tornerò a parlarvi di letture la prossima settimana, ma intanto....)

Vi mando un bacione, Nora <3

sabato 31 ottobre 2015

Malastagione


GENERALITà: romanzo a quattro mai, di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
“Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della forestale: nei boschi c'è nato, ma una cosa così non l'aveva mai vista...” questa è la frase stampata in copertina, come presentazione del libro, senza dubbio invitante :P.
L'ambientazione è l'Appennino tosco-emiliano, e per la precisione Casedisopra.
Gherardini, o Poiana, come già detto, è l'ispettore della forestale di questo piccolo paese, 29 anni, nato e cresciuto a Casedisopra, divenuto ispettore giovane ama il suo paese ed odia doverlo lasciare, anche se per poco, per scendere in città.
Il romanzo si apre con una battuta di caccia di Adùmas, bracconiere a tempo perso, un vecchio “con un nome da romanzo”, sì, perché il padre era un appassionato de I Tre Moschettieri (probabilmente l'unico romanzo che avesse mai letto) e quando nacque il figlio era indeciso su che none dargli.... Athos?.... Porthos?.... Aramis?.... poi visto il nome sulla copertina A. Dùmas decise per quello “infondo per lui quel puntino in mezzo non voleva dire nulla....”.
Tornando alla trama Adùmas appostato per la caccia sta puntando un cinghiale, finché questo non si gira e l'uomo vede cosa l'animale ha in bocca..... un piede. Con ciò iniziano le indagini di Poiana.

COMMENTO: Prima di tutto parlerei dei personaggi, iniziando... dall'inizio: Adùmas, la prova lampante che un bracconiere ama molto di più il bosco di alcune persone che si dicono “amiche degli animali e della natura”, le osservazioni dell'uomo durante le sue passeggiate sono tutte basate sul ricordo del bosco durante la sua giovinezza (quando ancora non erano state fatte alcune proteste e varate le conseguenti leggi) e il degrado che invece caratterizza i boschi di adesso sporchi e mal tenuti. Adùmas è curioso e impiccione, durante tutto il romanzo non lascerà mai in pace Poiana nonostante le molte richieste del forestale.
L'ispettore Marco Gherardini è nato e cresciuto a Casedisopra e ama questo paese, esattamente come Adùmas, “giovane quel tanto che basta per credere ancora nella giustizia e per innamorarsi, antico quanto serve per conoscere davvero la terra e i pericoli che corre per mano dell'uomo”, vive solo nel casale della forestale. È un personaggio, però che rimane sempre con un aspetto all'oscuro, a mio parere, anche nel secondo romanzo (spoiler... :P ne parlerò la prossima settimana :D).
Le sue indagini, nel corso del romanzo, non saranno certo agevolate dal maresciallo dei carabinieri Cruenti Deodato, che non collaborerà molto volentieri con l'ispettore. Anche Baratti Eugenio, primo dirigente comandante provinciale della forestale, non aiuterà completamente le indagini di Poiana.
Ultimo personaggio di cui voglio parlare è Francesca Bordino... la descrizione che ne danno gli autori è di una “studentessa che non si sa bene cosa voglia”... e in effetti non si sa proprio bene cosa voglia ahahah... durante il romanzo, però sarà una presenza quasi costante (a parte un paio di capitoli in cui sparisce e non si sa dove sia finita). Sale a Casedisopra per via di un litigio con i genitori e per ritrovare quella parte di bambina che ha lasciato alla Ca' Storta col nonno, durante la sua infanzia. La sua presenza interesserà molto Marco Gherardini.... .
Voglio segnalare la presenza di un curioso personaggio, che apre il lettore ad un mondo che io stessa non conoscevo, il quale, vi dico solo che è descritto come “elfa”...... :) vedrete :D.
Il romanzo è scritto molto bene, scorrevole, semplice, 305 pagine che, una volta iniziate, non durano più di tre giorni (tre giorni se si è lettori lenti o molto occupati).
Una sua caratteristica è l'attenzione hai problemi che ci sono realmente ad oggi, sia all'interno di un paesino di montagna, sia nei procedimenti burocratici forestali e dei carabinieri.
All'inizio del libro c'è un indice dei personaggi che offre delle mini-descrizioni, le quali, come si suol dire “sono tutto un programma”... solo leggendo quelle ci si fa già due risate...
In oltre non c'è da scordare che questo giallo è SUPER MADE IN ITALY e ciò non è poco, chiunque viva in Emilia o in Toscana (tipo me :P) e conosca il nostro appennino non farà certo fatica ad immaginarsi i luoghi, ma le descrizioni sono molto chiare e palpabili e tutti, senza dubbio, riusciranno a vedersi d'avanti i paesaggi appenninici.
Altra cosa estremamente divertente del romanzo è l'uso del dialetto locale, naturalmente misurato, ma comunque presente e veramente simpatico

VOTO....... 5/5, io adoro i romanzi italiani, adoro i gialli e adoro questo libro, parla della forestale, che per motivi personali, mi sta molto a cuore, parla di boschi, che amo profondamente e di luoghi veri, di tutti i giorni (non che altri romanzi italiani ambientati ai giorni nostri non parlino di luoghi veri, ma capirete che essendo toscana, leggere della mia regione o leggere della Puglia o anche solo del Lazio non è esattamente la stessa cosa), quindi il massimo per questo romanzo.

CONSIGLIATO A... tutti per lo stile e la scorrevolezza, è un romanzo che si legge bene, molto leggero e per quanto sia un giallo non è incentrato completamente su questo, tratta anche relazioni tra i paesani, di una piccola storia d'amore, della vita di Gherardini, quindi a mio parere potrebbe soddisfare anche persone che si approcciano mal volentieri a questo genere.

OK E ANCHE PER QUESTO FINE SETTIMANA ABBIAMO CONCLUSO QUESTA RECENSIONE, SPERO VI SIA PIACIUTA, SPERO VI ABBIA INVOGLIATO A LEGGERE IL LIBRO, FATEMI SAPERE SE LO AVETE Già LETTO O SE LO LEGGERETE E COSA NE PENSATE VOI.
Bacioni grandissimi Nora <3




sabato 24 ottobre 2015

Madeleine d'Aubigny

Madeleine d'Aubigny sul palco, nella rappresentazione di un opera
Madeleine d'Aubigny o Julie d'Aubigny, conosciuta anche come la Maupin, nacque nel 1673 circa, figlia di un importante conte francese.
All' età di 12 anni il suo amante il conte d'Armagnac la diede in sposa al signore di Maupin (in seguito prontamente espulso dallo stesso conte) che poi abbandonerà per un maestro d'armi. Divenne un'ottima spadaccina tanto da riuscire a sconfiggere in una sola sera ben tre avversari (si dice nella contesa di una donna).
Cambiò diversi amanti e finì per trionfare sulla scena dell'Opera di Parigi (a 17 anni) grazie ad una bella voce da contralto e ad una bellezza maschile, in contrasto con una grazia tutta femminile, la si vede apparire in tutte le opere più importanti dal 1690 al 1694.
Si innamorò di una sua ammiratrice e, dopo che i famigliari di lei, per allontanarle, la spedirono in un monastero, ad Avignone, la seguì e la rapì e diede fuoco al monastero. Per questo divenne una ricercata venendo condannata in contumacia.
Fuggì a Bruxelles e divenne l'amante del conte Alberto di Baviera, ma la cosa non durò molto, la donna sbatté letteralmente nel conte d'Albert, che non riconoscendo la sua natura femminile (visto che era in abiti maschili) la sfidò a duello, perdendo e rimanendo ferito. Alcune voci affermano che l'uomo fu il suo grande amore, ma in ogni caso fu sicuramente una forte amicizia.
Madeleine rientrò a Parigi, tornando a far parte della compagnia dell'Opera.
Ebbe ancora amanti sia uomini che donne e nonostante tutto non fosse tenuto segreto il pubblico la amava. Dopo un rifiuto minacciò di uccidersi.
Negli ultimi anni della sua vita conobbe la marchesa di Florensac con la quale visse finché essa non morì.
Madeleine si ritirò in un monastero, dove morì a 33 anni.
I molti amanti, le abilità tipicamente maschili, la grazia tutta femminile, i singolari gusti sessuali e le molte avventure ne fecero il personaggio perfetto per il ruolo da protagonista nel romanzio di Theophile Gautier, che appena ventenne si innamorò della storia della Maupin.

IN GAUTIER: Madeleine di Maupin, protagonista di Madamigella di Maupin, è una donna che decide di sacrificare la sua parte femminile per capire il mondo maschile, travestendosi da uomo, comportandosi come tale e vivendo con altri uomini, finendo per adottare una sua identità maschile.
Il pensiero di Madeleine nei confronti dei due sessi evolve nel corso del romanzo, inizialmente è disgustata dai comportamenti degli uomini, che si rivelano bestie che, come si suol dire, “hanno solo una cosa in mente”.......
Per poi passare alla consapevolezza del mondo femminile, che appare scontato e frivolo.
Madeleine decide, nel romanzo, che non si concederà mai ad un uomo se non le sembrerà abbastanza degno e di comportamenti più umani degli altri. Questo è d'Albert, ma dopo aver passato parte della notte con l'uomo, Madeleine decide di passare il resto della notte con Rosetta, acquisendo la consapevolezza di “un eccesso o un difetto” nel suo animo, che non le permette di preferire uno dei due sessi.

Oltre a Gautier molti altri scrittori, serie tv, film e rappresentazioni teatrali, si sono ispirate alla donna.

Fonti:
Madamigella di Maupin, introduzione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Julie_d%27Aubigny
http://kellygardiner.com/fiction/books/goddess/the-real-life-of-julie-daubigny/

SPERO CHE QUESTO PICCOLO RITRATTO DELLA REALE “MADAMIGELLA DI MAUPIN” VI ABBIA INTERESSATI, FATEMI SAPERE LE VOSTRE IMPRESSIONI.

Un bacio grandissimo Nora <3

domenica 18 ottobre 2015

Fiabe e Favole 2

FAVOLE DEGLI DEI



















CONTENUTO: questo libri è precedente a Fiabe immortali,infatti è stato pubblicato nel 2011.
Contiene tutti i miti greci riguardanti la nascita dei vari dei e eroi della mitologia ellenistica, appunto.
La parte scritta è molto più ampia e dettagliata di quella delle Fiabe e il racconto dei miti è intervallato, ogni tanto, da un piccolo brano in cui il dio, che è stato appena descritto, parla in prima persona, dal suo punto di vista, dell'episodio narrato in precedenza.
La parte narrativa è a cura dello stesso Paolo Barbieri.
Art director: Fernando Ambrosi
Progetto grafico: Eleonora Bassi

COMMENTO: nonostante a livello illustrativo, sia meno dettagliato, per quanto, comunque bellissimo, lo preferisco molto all'altro, poiché, in questo il mio lato di lettrice è appagato, quanto quello di …......, anche perché è scritto veramente bene, infatti i miti sono interpretati da Barbieri che gli da una certa inclianzione Fantasy e che scrive anche la parte, a mio parere geniale, in cui il dio o la dea, parla in prima persona, in questo modo il personaggio assume una dimensione umana, che rispecchia pienamente la visone greca degli dei.
La copertina è bellissima e il disegno è molto più articolato della versione che se ne trova poi all'interno del libro.
Questo libro, nonostante fosse nella stessa scatola dell'altro, mi è arrivato in ottime condizioni........ e sono felicissima di ciò :D <3.

VOTO: 6/5.... Sì, più del totale, il fatto è che l'altro aveva al suo interno illustrazioni più grandi e particolareggiate, ma questo ha una parte narrativa bellissima ed io non sono un artista, apprezzo l'arte e la bellezza, ma la narrazione ha il suo peso...... e quindi sì, questo libro è di più! (voglio specificare che queste due votazioni, quella delle Fiabe e questa, sono specifiche per questo tipo di libri, cioè illustrati, perché se mai un giorno darò un voto simile ad un libro, sarà per un motivo diverso).

ALTRI LIBRI ILLUSTRATI, DI PAOLO BARBIERI: nel caso leggere questi post vi abbia spinto a comprare questi libri ed altro o li possedeste già e vogliate comprarne altri, di seguito vidirò i titoli di ulteriori opere, simile a queste, di Barbieri (che comunque trovate anche sul suo sito, che vi ho riportato nel primo post): L'inferno di dante (Dante's Inferno) e Apocalisse.
Mentre per la serie di libri illustrati con i personaggi del Mondo Emerso di Licia Troisi, Barbieri ha illustrato: Creature del Mondo Emerso (basato sulla prima trilogia) e Guerre del Mondo Emerso- Guerrieri e Creature (sulla seconda trilogia).
Inoltre ha anche pubblicato recentissimamente una collezione di tarocchi con i suoi disegni più famosi e altri inediti

FATEMI SAPERE SE VI HO INTERESSATO, SE BARBIERI PIACE ANCHE A VOI E SE AVETE SUOI LIBRI ILLUSTRATI (io ho anche Creature del Mondo Emerso)


Un bacio grandissimo Nora <3 

Fiabe e Favole


ieri mi è arrivato un pacco da Amazon che aspettavo con impazienza e non vedevo l'ora di condividere con voi!!!......
TADAAAAAN!!!!!!

INTRODUZIONE: Fiabe immortali e favole degli dei, due libri rispettivamente di 100 e 119 pagine ciascuno totalmente illustrati da Paolo Barbieri.
Nel caso non sapeste chi è Paolo Barbieri è, a mio modesto parere, il miglior illustratore e in generale il miglior artista in circolazione. Collabora con molte case editrici italiane ed europee, ed ha illustrato copertine per libri di autori come Michael Crichton, Clive Clusser, Desmond Bagley, Ursula L. Guin, George R. R. Martin, Cornelia Funke, Umberto Eco, Sergej Luk’Janenko, Lian Hearn, Bernard Cornwell, Wilbur Smith, Marion Zimmer Bradley, Licia Troisi (di cui ha realizzato tutte le copertine edite da Mondadori) etc... ed ha lavorato anche nel mondo dell’animazione, partecipando alla realizzazione di Aida degli alberi (2001), del quale è stato direttore del reparto colori alle scenografie.
Ha sempre realizzato illustrazioni con aerografo,colori acrilici o ad olio. Dalla fine del 2005 è passato all'uso del computer e tuttora dipinge digitalmente con Photoshop e Painter IX.
(questa parte di biografia è stata presa dal sito personale di Paolo Barbieri: www.paolobarbieriart.com nella cui home potete trovare le sue ultime pubblicazioni e lavori).
Pagina Facebook: PAOLO BARBIERI ART

FIABE IMMORTALI





















GENERALITà e CONTENUTO: Dei due lavori che ho comprato è il più recente (2014) e il più curato a livello illustrativo, ma non so se definirlo una raccolta di fiabe, dato che la parte narrativa riporta solo piccole parti di ogni fiaba, mentre le illustrazione di solito prendono o una pa
gina (quindi un intero foglio A4) o due (un intero foglio A3). Diciamo che è una raccolta di 18 tra le fiabe più famose raccontate, più che con le parole, attraverso i disegni in chiave dark di Barbieri.
Art director: Fernando Ambrosi.
Graphic designer: Anna Iacaccia

COMMENTO: dalla premessa penso si sia capito quanto adori i disegni di questo eccezionale artista, non solo perché ha realizzato le copertine dei libri che mi hanno aperto al mondo della lettura, ma perché i suoi lavori sono ricchi di particolari e al tempo stesso di semplicità, di realtà e fantasy, sono vere e proprie foto della fantasia.
La parte narrativa, come ho accennato poco fa, è pressoché assente.
Il libro è molto curato: la cover presenta, sul davanti l'illustrazione della fiaba di Biancaneve e i sette nani, presente anche all'interno del libro, mentre sul retro abbiamo il disegno che ritrae la strega di La bella addormentata nel bosco. L'aspetto per il quale si nota l'estrema cura è che se togliamo la cover anche la rilegatura del libro è stampata davanti con un disegno: cappuccetto rosso col lupo, in una rappresentazione davvero suggestiva e particolare.
Unica pecca, da attribuire ad Amazon, che mi ha fatto alquanto arrabbiare, è stata che in fondo a sinistra la cover era rovinata, come si può vedere dalla foto.......... Allora....: io sono una persona che reputa i libri, in particolar modo i suoi, più preziosi dell'oro e ogni volta che compro un libro con una cover in carta, per far in modo da non rovinarla, la levo mentre lo leggo..... Ecco, quindi, in questo caso abbiamo, una cover, di quella bellezza e di quel valore, che mi è arrivata già rovinata e non con un graffietto, proprio accartocciata e lievemente strappata....... Vi lascio immaginare la mia rabbia.


CONSIGLIATO A.... tutti dal punto di vista illistrativo... cioè sono bellissimi, ma non è un libro da comprare per essere letto, perché non viene, come ho già detto, scritta per esteso tutta la fiaba.

VOTO: 5/5.... avevate dubbi???..... Non lo motiverei nemmeno questo voto :P

p.s. Pensavo di mettere tutto insieme, ma mi sono resa conto che viene tutto troppo lungo, quindi pubblicherò il commento ed il voto di Favole degli dei in un altro post subito dopo di questo.

Baci Nora <3

domenica 11 ottobre 2015

Il Gatto dagli Occhi d'Oro

 GENERALITà: di Silvana De Mari, specializzata in chirurgia generale e psicologia cognitiva, non si definisce una scrittrice ma un medico che scrive. Autrice anche del best seller L'ultimo Elfo.
Il Gatto dagli Occhi d'oro, è dedicato ad una grande combattente, sicuramente un esempio di forza Ayaan Hirsi Ali.
Il romanzo tratta svariati argomenti: dai pregiudizi e le conseguenti divisioni in classe A e B della società anche da parte di persone che dovrebbero essere superiori a queste cose, per il ruolo che ricoprono, alle violenze sulle donne, ai rapporti tra genitori e figli, e un prologo che si apre nella 2° guerra mondiale, con due bambini ebrei che scappano disperatamente dagli “orchi”(il motivo di questa scelta si capirà solo alla fine).

COMMENTO: elencati come ho fatto sopra gli argomenti possono sembrare un cacciucco un po' ambizioso per sole 210 pagine, ma in realtà ogni argomento è trattato su un piano che resta tra il superficiale e l'approfondito, che fa comprendere in modo anche critico la situazione, senza che se ne discorra o se ne psicoanalizzi troppo in profondità. L'unico argomento che a mio parere rimane trattato in modo troppo superficiale è l'infibulazione di Maryam, una delle amiche della protagonista, di origine etiope. Viene esplicitata la gravità della cosa e che bisogna battersi perché nel mondo certe operazioni siano vietate, ma nel romanzo l'operazione non viene neanche chiamata col proprio nome anche se viene descritta e si capisce di cosa si parla, per un bambino anche solo di seconda media la cosa può rimanere estranea e bisogna che venga fatta poi una ricerca per chiarire l'argomento.
La protagonista Leila, di 11 anni, è senz'altro un personaggio che sin dall'inizio rimane simpatico, con un eccezionale forza d'animo e intelligenza.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è il collegamento tra il prologo e l'ultimo capitolo, per tutto il romanzo ci si chiede a cosa servisse l'excursus iniziale dei due bambini ebrei che scappano dai nazisti, ma quando alla fine la cosa viene ricollegata lascia con un senso di dolce e di magico, che da la giusta conclusione a una storia che non poteva, davvero, finire altrimenti.

LO STILE: a mio parere è un ottimo libro da far leggere a dei ragazzi delle medie, sia per gli argomenti che tratta sia per la scrittura, semplice e scorrevole. È di sole 210 pagine, come ho già detto e non è diviso in capitoli ma in giorni o in diverse ore di una stessa giornata.

VOTO: 5/5 che dire... è un ottimo libro, scritto in modo molto scorrevole, con un ottimo scopo pedagogico e un bellissimo finale, è un romanzo per ragazzi che ha quel tocco di fantasy che non sembra forzato, ne eccessivo e non stanca mai.

CONSIGLIATO A tutti.... per alcuni può risultare una lettura leggera, per altri no, è indicatissimo come primo approccio sia alla lettura in se per se che alla lettura dello specifico genere. A mio parere, per gli argomenti e la scrittura è perfetto da far leggere a ragazzi delle medie (accompagnandolo magari a un lavoro di gruppo o una discussione in classe, quel genere di lezioni che fanno emergere i problemi ma risultano leggere sia per gli insegnanti che per gli alunni :P).

SPERO CHE QUESTO COMMENTO VI SIA PIACIUTO E CHE VI ABBIA INVOGLIATO A LEGGERE QUESTO LIBRO, FATEMI SAPERE SE L'AVETE Già LETTO, COSA NE PENSATE, SE AVETE ULTERIORI OSSERVAZIONI DA FARE.

Un bacione gigantesco Nora <3


sabato 3 ottobre 2015

Madamigella di Maupin



LA STORIA
Madamigella di Maupin è un romanzo di T. Gautier, dell' 800, basato sulla storia di Madeleine d'Aubiny, moglie del signore di Maupin, protagonista di singolari avventure rispetto al tempo in cui vive.

IL ROMANZO
Il protagonista iniziale è d'Albert, giovane poeta con un rapporto piuttosto problematico e tutto suo con la vita sedentaria, l'amore e la bellezza. L'incontro con Rosetta (donna da d'Albert soprannominata così, che diverrà sua amante) segnerà un cambiamento inatteso nel comportamento del poeta, non per l'influenza della donna stessa, ma per la misteriosa conoscenza che Rosetta presenterà al giovane.
Il romanzo è comprensivo di diversi tipi di narrazione, da quella epistolare, alla narrazione in terza persona di un narratore sicuramente onnisciente e molto simpatico.

COMMENTO
Nelle lettere che scrive all'amico, d'Albert sfoga tutti quei pensieri filosofeggianti, tipici di un poeta, che, però, rispecchiano osservazioni, che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita, è, infatti, interessante leggere questo romanzo avendo la sensazione che, lo scrittore, vi abbia sbirciato nella mente :P.
è divertente leggere di d'Albert che nei suoi monologhi parla dei pensieri e delle sensazioni che prova come di cose che a chi non possa entrare nella sua mente sono imperscrutabili “Ecco a che punto siamo; -condizione grave,- sopratutto quando c'è uno dei due che è ancora innamorato, e si aggrappa disperatamente a quel che resta dell'amore dell'altro. (…) Quantunque non sia innamorato di Rosetta, le sono molto affezionato (…) voglio che creda, il più possibile, che l'amo.” e poi leggere, dall'altra parte che Rosetta sa perfettamente che cosa sente e pensa “(...) Vi sono momenti nei quali si direbbe che mi voglia molto bene; ma in fondo non mi ama (…) non ha abbastanza forza per abbandonarmi per il primo, e, se pur non m'ama nel vero senso della parola, è attaccato a me dall'abitudine del piacere (...)”.
Sono rimasta male però del finale, il romanzo costruisce molte aspettative e per quando, ripensandoci, la fine non poteva essere altra che questa..... lascia un po di amaro e di aspettative infrante, ma, ripeto, le persone romantiche potrebbero vedere adatto un altro finale, che veda la storia a lieto fine.... o comunque una fine.... eheheh va be, contorti pensieri personali :P .

LO STILE
è un romanzo ottocentesco, quindi..... beh, è in tipico stile ottocentesco. Vi sono molti, moltissimi riferimenti alla cultura greca. Non presenta molti dialoghi, è per lo più narrativo e descrittivo.

VOTO :D (tengo a specificare che la votazione è a mia personale impressione):
4/5.... la motivazione è appunto il finale, ma è un romanzo che per il contenuto vale davvero la pena di essere letto

CONSIGLIATO A persone che per passione e abitudine leggono, perché non è abbastanza scorrevole per qualcuno che non sia appassionato di lettura. Serve una certa conoscenza della Grecia, specialmente della mitologia, ma penso che con una conoscenza scolastica buona, si possa ovviare la cosa.

IN FINE..... BUONA LETTURA, FATEMI SAPERE SE AVETE LETTO QUESTO ROMANZO, SE AVETE OSSERVAZIONI IN PIù DA FARE, SE QUALCOSA IN PARTICOLARE VI è PIACIUTO, COSì CI SCAMBIAMO OPINIONI E INIZIAMO UN PO' A CONOSCERCI. (fatemi sapere se volete che vi scriva qualche informazione sulla storia di Madeleine d'Aubiny).


Bacioni Nora <3

mercoledì 23 settembre 2015

Ciao a tutti!!!

Salve lettori e lettrici, io sono Nora, ho aperto questo blog per poter condividere con voi le mie letture, le impressioni su di esse e poter conoscere anche i vostri punti di vista.
Ogni volta che finirò una nuova lettura inserirò qui una breve trama, un (lungo) commento personale, di cui poi, se vorrete, discuteremo insieme e una mia personale votazione, inoltre dirò per chi, a mio parere è più adatta quella specifica lettura.
Condividerò con voi anche gli eventi letterari, di comix, cosplay e culturali (principalmente in Toscana, dato che io vivo lì).
Spero di interessarvi e stimolarvi a leggere sempre di più.