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domenica 11 ottobre 2015

Il Gatto dagli Occhi d'Oro

 GENERALITà: di Silvana De Mari, specializzata in chirurgia generale e psicologia cognitiva, non si definisce una scrittrice ma un medico che scrive. Autrice anche del best seller L'ultimo Elfo.
Il Gatto dagli Occhi d'oro, è dedicato ad una grande combattente, sicuramente un esempio di forza Ayaan Hirsi Ali.
Il romanzo tratta svariati argomenti: dai pregiudizi e le conseguenti divisioni in classe A e B della società anche da parte di persone che dovrebbero essere superiori a queste cose, per il ruolo che ricoprono, alle violenze sulle donne, ai rapporti tra genitori e figli, e un prologo che si apre nella 2° guerra mondiale, con due bambini ebrei che scappano disperatamente dagli “orchi”(il motivo di questa scelta si capirà solo alla fine).

COMMENTO: elencati come ho fatto sopra gli argomenti possono sembrare un cacciucco un po' ambizioso per sole 210 pagine, ma in realtà ogni argomento è trattato su un piano che resta tra il superficiale e l'approfondito, che fa comprendere in modo anche critico la situazione, senza che se ne discorra o se ne psicoanalizzi troppo in profondità. L'unico argomento che a mio parere rimane trattato in modo troppo superficiale è l'infibulazione di Maryam, una delle amiche della protagonista, di origine etiope. Viene esplicitata la gravità della cosa e che bisogna battersi perché nel mondo certe operazioni siano vietate, ma nel romanzo l'operazione non viene neanche chiamata col proprio nome anche se viene descritta e si capisce di cosa si parla, per un bambino anche solo di seconda media la cosa può rimanere estranea e bisogna che venga fatta poi una ricerca per chiarire l'argomento.
La protagonista Leila, di 11 anni, è senz'altro un personaggio che sin dall'inizio rimane simpatico, con un eccezionale forza d'animo e intelligenza.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è il collegamento tra il prologo e l'ultimo capitolo, per tutto il romanzo ci si chiede a cosa servisse l'excursus iniziale dei due bambini ebrei che scappano dai nazisti, ma quando alla fine la cosa viene ricollegata lascia con un senso di dolce e di magico, che da la giusta conclusione a una storia che non poteva, davvero, finire altrimenti.

LO STILE: a mio parere è un ottimo libro da far leggere a dei ragazzi delle medie, sia per gli argomenti che tratta sia per la scrittura, semplice e scorrevole. È di sole 210 pagine, come ho già detto e non è diviso in capitoli ma in giorni o in diverse ore di una stessa giornata.

VOTO: 5/5 che dire... è un ottimo libro, scritto in modo molto scorrevole, con un ottimo scopo pedagogico e un bellissimo finale, è un romanzo per ragazzi che ha quel tocco di fantasy che non sembra forzato, ne eccessivo e non stanca mai.

CONSIGLIATO A tutti.... per alcuni può risultare una lettura leggera, per altri no, è indicatissimo come primo approccio sia alla lettura in se per se che alla lettura dello specifico genere. A mio parere, per gli argomenti e la scrittura è perfetto da far leggere a ragazzi delle medie (accompagnandolo magari a un lavoro di gruppo o una discussione in classe, quel genere di lezioni che fanno emergere i problemi ma risultano leggere sia per gli insegnanti che per gli alunni :P).

SPERO CHE QUESTO COMMENTO VI SIA PIACIUTO E CHE VI ABBIA INVOGLIATO A LEGGERE QUESTO LIBRO, FATEMI SAPERE SE L'AVETE Già LETTO, COSA NE PENSATE, SE AVETE ULTERIORI OSSERVAZIONI DA FARE.

Un bacione gigantesco Nora <3


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