GENERALITà: di Silvana De Mari,
specializzata in chirurgia generale e psicologia cognitiva, non si
definisce una scrittrice ma un medico che scrive. Autrice anche del
best seller L'ultimo Elfo.
Il Gatto dagli Occhi d'oro, è
dedicato ad una grande combattente, sicuramente un esempio di forza
Ayaan Hirsi Ali.
Il romanzo tratta
svariati argomenti: dai pregiudizi e le conseguenti divisioni in
classe A e B della società anche da parte di persone che dovrebbero
essere superiori a queste cose, per il ruolo che ricoprono, alle
violenze sulle donne, ai rapporti tra genitori e figli, e un prologo
che si apre nella 2° guerra mondiale, con due bambini ebrei che
scappano disperatamente dagli “orchi”(il motivo di questa scelta
si capirà solo alla fine).
COMMENTO: elencati come ho fatto sopra
gli argomenti possono sembrare un cacciucco un po' ambizioso per sole
210 pagine, ma in realtà ogni argomento è trattato su un piano che
resta tra il superficiale e l'approfondito, che fa comprendere in
modo anche critico la situazione, senza che se ne discorra o se ne
psicoanalizzi troppo in profondità. L'unico argomento che a mio
parere rimane trattato in modo troppo superficiale è l'infibulazione
di Maryam, una delle amiche della protagonista, di origine etiope.
Viene esplicitata la gravità della cosa e che bisogna battersi
perché nel mondo certe operazioni siano vietate, ma nel romanzo
l'operazione non viene neanche chiamata col proprio nome anche se
viene descritta e si capisce di cosa si parla, per un bambino anche
solo di seconda media la cosa può rimanere estranea e bisogna che
venga fatta poi una ricerca per chiarire l'argomento.
La protagonista Leila, di 11 anni, è
senz'altro un personaggio che sin dall'inizio rimane simpatico, con
un eccezionale forza d'animo e intelligenza.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo
è il collegamento tra il prologo e l'ultimo capitolo, per tutto il
romanzo ci si chiede a cosa servisse l'excursus iniziale dei due
bambini ebrei che scappano dai nazisti, ma quando alla fine la cosa
viene ricollegata lascia con un senso di dolce e di magico, che da la
giusta conclusione a una storia che non poteva, davvero, finire
altrimenti.
LO STILE: a mio parere è un ottimo
libro da far leggere a dei ragazzi delle medie, sia per gli argomenti
che tratta sia per la scrittura, semplice e scorrevole. È di sole
210 pagine, come ho già detto e non è diviso in capitoli ma in
giorni o in diverse ore di una stessa giornata.
VOTO: 5/5 che dire... è un ottimo
libro, scritto in modo molto scorrevole, con un ottimo scopo
pedagogico e un bellissimo finale, è un romanzo per ragazzi che ha
quel tocco di fantasy che non sembra forzato, ne eccessivo e non
stanca mai.
CONSIGLIATO A tutti.... per alcuni può
risultare una lettura leggera, per altri no, è indicatissimo come
primo approccio sia alla lettura in se per se che alla lettura dello
specifico genere. A mio parere, per gli argomenti e la scrittura è
perfetto da far leggere a ragazzi delle medie (accompagnandolo magari
a un lavoro di gruppo o una discussione in classe, quel genere di
lezioni che fanno emergere i problemi ma risultano leggere sia per
gli insegnanti che per gli alunni :P).
SPERO CHE QUESTO COMMENTO VI SIA
PIACIUTO E CHE VI ABBIA INVOGLIATO A LEGGERE QUESTO LIBRO, FATEMI
SAPERE SE L'AVETE Già LETTO, COSA NE PENSATE, SE AVETE ULTERIORI
OSSERVAZIONI DA FARE.
Un bacione gigantesco Nora
<3
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