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sabato 5 dicembre 2015

Uno studio in rosso

IMPORTANTISSIMO: MI SCUSO SE LO SCORSO FINE SETTIMANA NON SONO USCITA CON UNA RECENSIONE, MA SONO STATA IMPEGNATA TUTTO IL WEAKEND E NON HO AVUTO IL TEMPO DI SCRIVERE QUALCOSA, QUINDI PER RIMEDIARE HO DECISO CHE OGGI USCIRà QUESTA RECENSIONE E DOMANI NE USCIRà UN ALTRA (scrivetemi in un commento se avete delle preferenze per quanto riguarda il genere del libro per la recensione di domani). Ora vi lascio al romanzo.


GENERALITà: Uno studio in rosso è un romanzo di genere giallo, di Arthur Conan Doyle.
È il primo romanzo di questo genere che ho letto ed è il primo per la serie che vede come protagonista Sherlock Holmes (ma penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo).
Questo primo romanzo vede l'inizio della storia di amicizia e di collaborazione tra Holmes e John H. Watson. Il caso di cui si occupano i due riguarda un uomo trovato morto in una villetta disabitata poco fuori dal centro di Londra, l'uomo viene trovato sdraiato supino sul pavimento di una stanza al primo piano della villetta, con una parola scritta sul muro “Rache”, il nome di una donna coinvolta nell'omicidio o la parola tedesca che vuol dire “vendetta”?
Il racconto è organizzato secondo capitoli, ognuno col suo titolo, che a loro volta sono racchiusi in due parti. La prima si apre in medias res ed il nostro narratore, che racconta in prima persona è John H. Watson, ex ufficiale medico dell'esercito britannico. Lo svolgimento vede la conoscenza tra Holmes e Watson e l'investigazione relativa al caso e si conclude con la risoluzione dello stesso, la cattura dell'assassino e l'invito di Holmes a porgli le domande necessarie per comprendere come fosse arrivato alla soluzione.
La seconda parte, invece è narrata fino al V capitolo incluso (dal VI in poi continuerà il racconto di Watson), in terza persona, si apre con una lunga descrizione del territorio del ovest America e ci racconta le disavventure di un uomo che finirà, nel V capitolo, dopo molte sofferenze e peripezie, ad arrivare a Londra. Dal VI capitolo, fino alla fine del libro, Holmes ci spiegherà tutte le sue mosse, quelle dell'assassino e vedremo come si concluderà la storia di quest'ultimo.

COMMENTO: sono stata un po' tirata nel raccontarvi la trama, perché, inanzi tutto è un libro conosciutissimo di cui troverete la trama ovunque, sempre se non lo avete già letto e poi è così corto che scrivere una trama troppo lunga sarebbe come raccontarvelo tutto.
Questo è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto i motivi sono diversi: il primo è che, essendo il primo romanzo di Doyle, su Sherlock Holmes, l'autore lo organizza in modo da farci conoscere Holmes, il suo modo di pensare, le sue conoscenze, il suo metodo (davvero impressionante) e il rapporto che crea pian piano, nel corso del libro, con John Watson, in oltre Doyle riesce a catapultarti nell'allora mondo londinese, con umidità e nebbia che sono quasi palpabili; il secondo perché è DAVVERO divertente, ci sono delle parti in cui non ho potuto far a meno di ridere, come quando da dell'incapace al personaggio di Edgar Allan Poe, Dupin, che è colui al quale è ispirato il personaggio dello stesso Holmes.
Ripensandoci ora è stato divertente anche arrivare alla seconda parte e trovarsi in un racconto che sembra non combinarci nulla con ciò che si è letto fino ad un momento prima.... è come entrare in una stanza, chiudendosi la porta alle spalle e dover camminare in un corridoio buio, andando avanti, ma senza sapere che cosa ci aspetta e capendo solo verso la fine cosa, in quella flebile luce, ci sta dicendo veramente l'autore... (al tempo in cui stavo leggendo il libro non sapevo di questo cambio di direzione e inizialmente non fu per niente divertente -_- solo molto disorientante.... ma voi magari prima di leggere il romanzo avrete letto questo mio commento e sarete meno.... O.o smarriti).

VOTO....6/5 iniziate ad abituarvi al fatto che, quando dico “è uno dei miei libri preferiti” ci scapperà il punteggio incoerente.... sì, perché se ho deciso che il totale è 5/5 che senso ha dare 6/5?!!? Il fatto è che ci sono libri bellissimi che meritano il 5/5, ma ci sono libri bellissimi e che in più ti colpiscono profondamente e ti rimangono nel cuore.... e che quindi non sono al pari degli altri... per ciò 6/5.
Comunque la motivazione di questo voto si capisce abbastanza bene dal commento.

CONSIGLIATO A: tutti, anche per avvicinarsi al genere, perché non è una scrittura difficile, io l'ho letto quando ero una “neofita” della lettura e non ho avuto difficoltà (poi è di solo 145 pagine nella mia edizione.... pochissimo!!!!).
In oltre, a mio parere, soddisfa anche dal punto di vista della parte prettamente investigativa, anche se è molto incentrato sulla conoscenza del lettore con Sherlock Holmes (se in seguito leggerete altri libri di A. Conan Doyle, vi accorgerete che sono molto più d'indagine, rispetto a questo).

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA (scrivetemelo in un commentino), FATEMI SAPERE SE AVETE QUALCOSA DA AGGIUNGERE, SE AVETE LETTO IL LIBRO, SE AVETE INTENZIONE DI LEGGERLO, ISCRIVETEVI, COMMENTATE CI VEDIAMO DOMANI CON IL SECONDO POST, NEL FRATTEMPO VI MANDO...
Un abbraccio e un bacione, Nora <3


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