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sabato 31 ottobre 2015

Malastagione


GENERALITà: romanzo a quattro mai, di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
“Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della forestale: nei boschi c'è nato, ma una cosa così non l'aveva mai vista...” questa è la frase stampata in copertina, come presentazione del libro, senza dubbio invitante :P.
L'ambientazione è l'Appennino tosco-emiliano, e per la precisione Casedisopra.
Gherardini, o Poiana, come già detto, è l'ispettore della forestale di questo piccolo paese, 29 anni, nato e cresciuto a Casedisopra, divenuto ispettore giovane ama il suo paese ed odia doverlo lasciare, anche se per poco, per scendere in città.
Il romanzo si apre con una battuta di caccia di Adùmas, bracconiere a tempo perso, un vecchio “con un nome da romanzo”, sì, perché il padre era un appassionato de I Tre Moschettieri (probabilmente l'unico romanzo che avesse mai letto) e quando nacque il figlio era indeciso su che none dargli.... Athos?.... Porthos?.... Aramis?.... poi visto il nome sulla copertina A. Dùmas decise per quello “infondo per lui quel puntino in mezzo non voleva dire nulla....”.
Tornando alla trama Adùmas appostato per la caccia sta puntando un cinghiale, finché questo non si gira e l'uomo vede cosa l'animale ha in bocca..... un piede. Con ciò iniziano le indagini di Poiana.

COMMENTO: Prima di tutto parlerei dei personaggi, iniziando... dall'inizio: Adùmas, la prova lampante che un bracconiere ama molto di più il bosco di alcune persone che si dicono “amiche degli animali e della natura”, le osservazioni dell'uomo durante le sue passeggiate sono tutte basate sul ricordo del bosco durante la sua giovinezza (quando ancora non erano state fatte alcune proteste e varate le conseguenti leggi) e il degrado che invece caratterizza i boschi di adesso sporchi e mal tenuti. Adùmas è curioso e impiccione, durante tutto il romanzo non lascerà mai in pace Poiana nonostante le molte richieste del forestale.
L'ispettore Marco Gherardini è nato e cresciuto a Casedisopra e ama questo paese, esattamente come Adùmas, “giovane quel tanto che basta per credere ancora nella giustizia e per innamorarsi, antico quanto serve per conoscere davvero la terra e i pericoli che corre per mano dell'uomo”, vive solo nel casale della forestale. È un personaggio, però che rimane sempre con un aspetto all'oscuro, a mio parere, anche nel secondo romanzo (spoiler... :P ne parlerò la prossima settimana :D).
Le sue indagini, nel corso del romanzo, non saranno certo agevolate dal maresciallo dei carabinieri Cruenti Deodato, che non collaborerà molto volentieri con l'ispettore. Anche Baratti Eugenio, primo dirigente comandante provinciale della forestale, non aiuterà completamente le indagini di Poiana.
Ultimo personaggio di cui voglio parlare è Francesca Bordino... la descrizione che ne danno gli autori è di una “studentessa che non si sa bene cosa voglia”... e in effetti non si sa proprio bene cosa voglia ahahah... durante il romanzo, però sarà una presenza quasi costante (a parte un paio di capitoli in cui sparisce e non si sa dove sia finita). Sale a Casedisopra per via di un litigio con i genitori e per ritrovare quella parte di bambina che ha lasciato alla Ca' Storta col nonno, durante la sua infanzia. La sua presenza interesserà molto Marco Gherardini.... .
Voglio segnalare la presenza di un curioso personaggio, che apre il lettore ad un mondo che io stessa non conoscevo, il quale, vi dico solo che è descritto come “elfa”...... :) vedrete :D.
Il romanzo è scritto molto bene, scorrevole, semplice, 305 pagine che, una volta iniziate, non durano più di tre giorni (tre giorni se si è lettori lenti o molto occupati).
Una sua caratteristica è l'attenzione hai problemi che ci sono realmente ad oggi, sia all'interno di un paesino di montagna, sia nei procedimenti burocratici forestali e dei carabinieri.
All'inizio del libro c'è un indice dei personaggi che offre delle mini-descrizioni, le quali, come si suol dire “sono tutto un programma”... solo leggendo quelle ci si fa già due risate...
In oltre non c'è da scordare che questo giallo è SUPER MADE IN ITALY e ciò non è poco, chiunque viva in Emilia o in Toscana (tipo me :P) e conosca il nostro appennino non farà certo fatica ad immaginarsi i luoghi, ma le descrizioni sono molto chiare e palpabili e tutti, senza dubbio, riusciranno a vedersi d'avanti i paesaggi appenninici.
Altra cosa estremamente divertente del romanzo è l'uso del dialetto locale, naturalmente misurato, ma comunque presente e veramente simpatico

VOTO....... 5/5, io adoro i romanzi italiani, adoro i gialli e adoro questo libro, parla della forestale, che per motivi personali, mi sta molto a cuore, parla di boschi, che amo profondamente e di luoghi veri, di tutti i giorni (non che altri romanzi italiani ambientati ai giorni nostri non parlino di luoghi veri, ma capirete che essendo toscana, leggere della mia regione o leggere della Puglia o anche solo del Lazio non è esattamente la stessa cosa), quindi il massimo per questo romanzo.

CONSIGLIATO A... tutti per lo stile e la scorrevolezza, è un romanzo che si legge bene, molto leggero e per quanto sia un giallo non è incentrato completamente su questo, tratta anche relazioni tra i paesani, di una piccola storia d'amore, della vita di Gherardini, quindi a mio parere potrebbe soddisfare anche persone che si approcciano mal volentieri a questo genere.

OK E ANCHE PER QUESTO FINE SETTIMANA ABBIAMO CONCLUSO QUESTA RECENSIONE, SPERO VI SIA PIACIUTA, SPERO VI ABBIA INVOGLIATO A LEGGERE IL LIBRO, FATEMI SAPERE SE LO AVETE Già LETTO O SE LO LEGGERETE E COSA NE PENSATE VOI.
Bacioni grandissimi Nora <3




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