GENERALITà: romanzo
a quattro mai, di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
“Marco
Gherardini, detto Poiana, ispettore della forestale: nei boschi c'è
nato, ma una cosa così non l'aveva mai vista...” questa è la
frase stampata in copertina, come presentazione del libro, senza
dubbio invitante :P.
L'ambientazione
è l'Appennino tosco-emiliano, e per la precisione Casedisopra.
Gherardini,
o Poiana, come già detto, è l'ispettore della forestale di questo
piccolo paese, 29 anni, nato e cresciuto a Casedisopra, divenuto
ispettore giovane ama il suo paese ed odia doverlo lasciare, anche se
per poco, per scendere in città.
Il
romanzo si apre con una battuta di caccia di Adùmas, bracconiere a
tempo perso, un vecchio “con un nome da romanzo”, sì, perché il
padre era un appassionato de I
Tre Moschettieri (probabilmente
l'unico romanzo che avesse mai letto) e quando nacque il figlio era
indeciso su che none dargli.... Athos?.... Porthos?.... Aramis?....
poi visto il nome sulla copertina A. Dùmas decise per quello
“infondo per lui quel puntino in mezzo non voleva dire nulla....”.
Tornando alla trama Adùmas appostato per la caccia sta puntando un
cinghiale, finché questo non si gira e l'uomo vede cosa l'animale ha
in bocca..... un piede. Con ciò iniziano le indagini di Poiana.
COMMENTO: Prima
di tutto parlerei dei personaggi, iniziando... dall'inizio: Adùmas,
la prova lampante che un bracconiere ama molto di più il bosco di
alcune persone che si dicono “amiche degli animali e della natura”,
le osservazioni dell'uomo durante le sue passeggiate sono tutte
basate sul ricordo del bosco durante la sua giovinezza (quando ancora
non erano state fatte alcune proteste e varate le conseguenti leggi)
e il degrado che invece caratterizza i boschi di adesso sporchi e mal
tenuti. Adùmas è curioso e impiccione, durante tutto il romanzo non
lascerà mai in pace Poiana nonostante le molte richieste del
forestale.
L'ispettore Marco Gherardini è nato e cresciuto a Casedisopra e ama
questo paese, esattamente come Adùmas, “giovane quel tanto che
basta per credere ancora nella giustizia e per innamorarsi, antico
quanto serve per conoscere davvero la terra e i pericoli che corre
per mano dell'uomo”, vive solo nel casale della forestale. È un
personaggio, però che rimane sempre con un aspetto all'oscuro, a mio
parere, anche nel secondo romanzo (spoiler... :P ne parlerò la
prossima settimana :D).
Le sue indagini, nel corso del romanzo, non saranno certo agevolate
dal maresciallo dei carabinieri Cruenti Deodato, che non collaborerà
molto volentieri con l'ispettore. Anche Baratti Eugenio, primo
dirigente comandante provinciale della forestale, non aiuterà
completamente le indagini di Poiana.
Ultimo personaggio di cui voglio parlare è Francesca Bordino... la
descrizione che ne danno gli autori è di una “studentessa che non
si sa bene cosa voglia”... e in effetti non si sa proprio bene cosa
voglia ahahah... durante il romanzo, però sarà una presenza quasi
costante (a parte un paio di capitoli in cui sparisce e non si sa
dove sia finita). Sale a Casedisopra per via di un litigio con i
genitori e per ritrovare quella parte di bambina che ha lasciato alla
Ca' Storta col nonno, durante la sua infanzia. La sua presenza
interesserà molto Marco Gherardini.... .
Voglio segnalare la presenza di un curioso personaggio, che apre il
lettore ad un mondo che io stessa non conoscevo, il quale, vi dico
solo che è descritto come “elfa”...... :) vedrete :D.
Il romanzo è scritto molto bene, scorrevole, semplice, 305 pagine
che, una volta iniziate, non durano più di tre giorni (tre giorni se
si è lettori lenti o molto occupati).
Una sua caratteristica è l'attenzione hai problemi che ci sono
realmente ad oggi, sia all'interno di un paesino di montagna, sia nei
procedimenti burocratici forestali e dei carabinieri.
All'inizio del libro c'è un indice dei personaggi che offre delle
mini-descrizioni, le quali, come si suol dire “sono tutto un
programma”... solo leggendo quelle ci si fa già due risate...
In oltre non c'è da scordare che questo giallo è SUPER MADE IN
ITALY e ciò non è poco, chiunque viva in Emilia o in Toscana (tipo
me :P) e conosca il nostro appennino non farà certo fatica ad
immaginarsi i luoghi, ma le descrizioni sono molto chiare e palpabili
e tutti, senza dubbio, riusciranno a vedersi d'avanti i paesaggi
appenninici.
Altra cosa estremamente divertente del romanzo è l'uso del dialetto
locale, naturalmente misurato, ma comunque presente e veramente
simpatico
VOTO.......
5/5, io adoro i romanzi italiani, adoro i gialli e adoro questo
libro, parla della forestale, che per motivi personali, mi sta molto
a cuore, parla di boschi, che amo profondamente e di luoghi veri, di
tutti i giorni (non che altri romanzi italiani ambientati ai giorni
nostri non parlino di luoghi veri, ma capirete che essendo toscana,
leggere della mia regione o leggere della Puglia o anche solo del
Lazio non è esattamente la stessa cosa), quindi il massimo per
questo romanzo.
CONSIGLIATO A... tutti per lo stile e la scorrevolezza, è un romanzo che si legge
bene, molto leggero e per quanto sia un giallo non è incentrato
completamente su questo, tratta anche relazioni tra i paesani, di una
piccola storia d'amore, della vita di Gherardini, quindi a mio parere
potrebbe soddisfare anche persone che si approcciano mal volentieri a
questo genere.
OK E ANCHE PER QUESTO FINE SETTIMANA ABBIAMO CONCLUSO QUESTA
RECENSIONE, SPERO VI SIA PIACIUTA, SPERO VI ABBIA INVOGLIATO A
LEGGERE IL LIBRO, FATEMI SAPERE SE LO AVETE Già LETTO O SE LO
LEGGERETE E COSA NE PENSATE VOI.
Bacioni grandissimi Nora <3
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