Powered By Blogger

domenica 27 dicembre 2015

Ali di fuoco


GENERALITà: romanzo fantasy di Laura Gallego Garcìa.
La protagonista, Ahriel, è un angelo, mandato da La Città delle Nuvole, per controllare la crescita e l'educazione impartita alla regina Marla, il cui padre fu conosciuto come un re saggio e bonario e così Marla deve regnare. Ahriel è anche la guardia del corpo di Marla ed è infatti un' ottima guerriera. La situazione, apparentemente tranquilla in cui Ahriel e Marla vivono, si dissolve quando l'angelo scopre che la ragazza pratica la magia nera. Ahriel allora, per ordine della regina, viene rinchiusa in un posto misterioso e terribile: Gorlian. Da qui parte la ricerca di Ahriel della libertà e soprattutto della sua parte umana e reale, che fino ad allora era stata nascosta dall'educazione e dalle credenze impartitele.
L'illustrazione di copertina è di....... indovinate un po'.......... Paolo Barbieri sìììììì.... pensate un po', è forse il primo libro fantasy che ho letto e ha la copertina di uno delle mie fissazioni, Paolo Barbieri..... è o non è destino?!!!??? ;D

COMMENTO: questo è uno dei libri molto importanti per me.... non ricordo se è stato il primo che ho letto o se lo è stato Deltora, sicuramente è stato il mio primo amore, prima de Le Cronache (di cui ho già fatto la recensione e vi lascio il link in fond).
Ali di Fuoco è un libro che, come altri fantasy, tratta della crescita interiore del personaggio protagonista. È tuttavia singolare il fatto che la nostra protagonista è adulta ed ha perciò già un' apparente consapevolezza di se. Infatti, in questo caso, Ahriel vede tutte le sue convinzioni venirle meno quando incontra Bran, uno dei relegati a Gorlian, del quale l'angelo si innamorerà.
Unica pecca che posso attribuire a questo libro è che sarebbe il primo di una trilogia.... ma i due successivi non sono mai stati pubblicati in Italia...... che in realtà più che una critica al libro è alla casa editrice, cioè se ti prendi un impegno portalo a termine, no??? Mi ha davvero pianto il cuore e continua a dispiacersi, infatti approfitto per chiedervi se AVETE ANCHE VOI LETTO IL LIBRO E SE, MAGARI AVETE TROVATO EDIZIONI ITALIANE DEI DUE SEGUENTI.... SCRIVETEMELO NEI COMMENTI.
La copertina, nella mia edizione, Fanucci Editore, è rigida e per i miei gusti è meglio, tanto non è un libro grande, quindi la copertina rigida ci sta. Le pagine non sono troppo sottili.

VOTO: per pura e semplice coerenza do a questo libro 6/5, il motivo, se non sbaglio lo trovate nel post su Le Cronache.

CONSIGLIATO A..... tutti, è un fantasy, scritto bene (o tradotto bene la mia edizione è tradotta da Laura Miccoli) e è una bella storia, che appassiona, ma che purtroppo è, per così dire “incompleta”, poiché come ho detto mancano i due libri successivi.

ANCHE PER QUSTO FINE SETTIMANA è TUTTO, COMMENTATE E ISCRIVETEVI.
NON APPENA sarò SICURA DI AVER RICEVUTO TUTTI I REGALI DI NATALE VI farò UNA BOOK HAUL NATALIZIA SUI LIBRI, APPUNTO, CHE MI SONO ARRIVATI PER NATALE. Nel frattempo vi mando...
...Un bacione e tanti abbracci, Nora <3

Recensione della trilogia de Le Cronache del Mondo Emerso:
http://norasreadings.blogspot.it/2015/11/cronache-del-mondo-emerso-nihal-della.html#

domenica 20 dicembre 2015

Il barone rampante


GENERALITà: Il barone rampante, romanzo di Italo Calvino.
Un Ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra”.
-Ti farò vedere io appena scendi-
-E io non scenderò più- e mantenne la parola”
Il barone rampante narra della vita di Cosimo di Rondò, ma non pensate che sia per ciò noioso, perché Cosimo è un ragazzo che, arrivato ai 12 anni circa, deciderà di vivere sugli alberi e non toccare mai più terra e per quanto questa scelta possa sembrare una limitazione, Cosimo, vivrà una delle vite più piene ed intense che si possa immaginare. La scrittura, a me, non è risultata difficile, ma la parte che più potrebbe risultare ostica sono le descrizioni e alcuni momenti narrativi, che sono molto ampi e dettagliati e potrebbero confondere.

COMMENTO: quali parole sono più adatte di quelle dell'autore, per questa storia, una fiaba, che non si può riassumere, che ci fa vedere il mondo da nuove prospettive, come lo guardano gli uccelli, o come lo guarda un ragazzo che decide di salire su di un albero e non scendere mai più.
Come ho detto questa storia è una fiaba che sarebbe meglio raccontare ai bambini al posto di Cenerentola, Biancaneve, per dare altri valori, comunicare libertà, capacità critica e solidarietà. Sì perché, per quanto questo racconto di una vita incredibile possa sembrare narrativa per ragazzi, Calvino vi pone mille significati che forse ad una prima superficiale lettura possono sembrare oscuri, talvolta assenti, ma che sono lì in attesa di essere scoperti e di insegnare.
Penso già si sia capito quanto ami profondamente questo libro, quando ho finito di leggerlo sono stata diversi giorni con la voglia di salire su un albero, di viverci e non scendere mai più, ma quello che realmente significa l'azione di Cosimo, non è la trasgressione o la voglia d'avventura, è la libertà, non solo d'azione, ma anche di pensiero, di spontaneità. Calvino ci invita a vivere la vita non in modo avventato, ma in modo libero, senza farsi limitare da un' unica prospettiva, da un unico ideale, dai pregiudizi o dai luoghi comuni per cui “non si può vivere sugli alberi”, perché con intelligenza e volontà, possiamo anche vivere, con molti agi sugli alberi.
Spero che ciò che volevo dire sia arrivato, e spero che leggiate questo libro, spero che nelle scuole facciano leggere questo, invece dei “grandi classici della letteratura”, che per quanto debbano essere conosciuti, non hanno più nulla da insegnare a delle generazione che confondono l'eccesso e l'ignoranza con la libertà e l'intelligenza.
E agli adulti che leggono questo libro voglio dire: “Immergetevi in questa storia, tornate bambini, perché Cosimo insegna anche questo. Insegna a non perdere mai quella parte di bambini, quella eterna curiosità, quell'irriducibile voglia di fare e di sognare, che non deve mancare mai in una vita. Divenire adulti non significa solo prendersi l'onere di grandi responsabilità, lasciando il sogno ed il gioco, ma responsabilizzarsi senza smettere di sognare, giocare, sperimentare, per quanto possa sembrare difficile.”
Il barone rampante è il libro di una vita, non solo perché segue il percorso della vita di Cosimo di Rondò, ma perché una volta letto, una vita non può che cambiare, anche se in modo quasi impercettibile.

VOTO: attribuire un “voto” a quest'opera sarebbe riduttivo, ma visto che così ho stabilito di fare.... il voto di questo romanzo non può che essere 6/5 anche se non lo rispecchia nella pienezza del suo essere.

CONSIGLIATO A: tutti ahahah penso si sia capito abbastanza dal commento e non vi annoio con ulteriori parole.

VI RINGRAZIO SE AVETE LETTO QUESTA “RECENSIONE”, SPERO DI AVER ESPRESSO CHIARAMENTE Ciò CHE QUESTO ROMANZO MI TRASMETTE. FATEMI SAPERE SE TRASMETTE LE STESSE SENSAZIONI ANCHE A VOI, sono consapevole di non aver detto tutto, non ho parlato nello specifico dei vari personaggi ad esempio, ma se vorrete discuterne con me sarò lieta di leggere e rispondere a dei vostri COMMENTI o e-mail. MI RACCOMANDO ISCRIVETEVI, perché escono nuove recensioni ogni fine settimana e per ciò avremo molto di cui parlare (ditemi se avete preferenze di genere per il prossimo fine settimana), intanto io vi mando.....

Un abbraccio ed una pioggia di baci, Nora <3

domenica 13 dicembre 2015

Marina


GENERALITà: Marina è un romanzo di genere gotico, di Carlos Ruiz Zafòn, autore anche di The Shadow of the Wind e di molti altri romanzi.
Il protagonista di questa storia è Oscar, un ragazzino che vive a Barcellona, in un collegio di cui frequenta anche le lezioni. Gli unici momenti in cui lascia il collegio sono, quando, nel tardo pomeriggio, dopo la fine delle lezioni, va a fare delle lunghe passeggiate fuori dalle mura collegiali. Durante una di queste passeggiate, il ragazzo, si imbatte in un gatto nero che lo porta ai cancelli di una casa diroccata ed apparentemente abbandonata. Per via della curiosità, tipica delle menti fantasiose come quella di Oscar, il ragazzo entra nella casa, nella quale risuona una bellissima voce di donna che canta. Mentre è all'interno della casa, Oscar finisce per trovarsi in una stanza buia nella quale troneggia il ritratto di una bella donna, con alle spalle proprio la casa in cui il ragazzo si trova. Sul tavolo, in questa stanza, Oscar trova un orologio, ma quando lo prende in mano per osservarlo meglio si accorge di non essere solo nella stanza. Una figura magra, con occhi di fuoco, che emette un tenue e triste lamento, è alle spalle del ragazzo e lo sta per afferrare. Oscar fugge, ma solo arrivato al collegio si rende conto del furto involontario che ha commesso. L'orologio è rimasto stretto nella sua mano. Oscar dovrà decidere se riportare o meno l'orologio a quella misteriosa entità.
La mia edizione del libro è in inglese, poiché l'ho comprata per la curiosità di leggere qualcosa in lingua :P

COMMENTO: ammetto che in più punti ho pensato che la trama stesse prendendo una piega scontata e già vista, ma ogni volta un capovolgimento smentiva le mie supposizioni, creando una trama avvincente, intrecciata e affascinante.
Il protagonista, Oscar, è un ragazzino di circa 12 anni, molto fantasioso, curioso e coraggioso. Nel corso del racconto incontrerà colei che lo coinvolgerà in una storia incredibile, Marina. La ragazzina ha due anni più di Oscar, vive col padre ed è appassionata di scrittura ed è curiosa e fantasiosa come il nostro protagonista. Marina e Germàn, suo padre, diverranno per Oscar quella famiglia che non ha mai avuto.
Penso che questo libro parli di un grande amore. Non un amore fisico e carnale, ma di un amore spirituale, l'amore che ci lega ad una persona, ad un posto, ad un evento della vita che ci porteremo dietro per sempre. Un amore indissolubile, che resiste al tempo, alla morte e agli avvenimenti che cambiano la vita delle persone.
Per quanto riguarda la lingua, nella mia edizione (Phoenix Fiction) è di facile comprensione; è chiaro tuttavia che bisogna avere una buona conoscenza dell'inglese.

VOTO.... 5/5 è un libro bellissimo che rimane nel cuore, la trama è molto avvincente e penso che la versione italiana sia tanto scorrevole e comprensibile quanto, se non di più, di quella inglese.

CONSIGLIATO A: tutti

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA, FATEMI SAPERE SE SIETE D'ACCORDO CON LE MIE OSSERVAZIONE, SE NON LO SIETE, SE NE AVRESTE DA AGGIUNGERE E SE NON AVETE ANCORA LETTO IL LIBRO, SE VI è VENUTA VOGLIA DI LEGGERLO. FATEMI SAPERE SE AVETE RICHIESTE PER RECENSIONI FUTURE. COMMENTATE, ISCRIVETEVI perché escono nuove recensioni ogni fine settimana e quindi avremo molto di cui parlare, per adesso è tutto, io vi mando un abbraccio e un bacione...

Nora <3 

domenica 6 dicembre 2015

La ragazza con l'orecchino di perla

GENERALITà: romanzo storico di Tracy Chevalier.
Griet è una ragazza di Delft, che vive nel XVII secolo, in una famiglia protestante, che da dopo l'incidente del padre, non gode di una buona situazione economica. La ragazza sembra avere un talento naturale nell'accostare i colori e apprezza molto i quadri, forse anche grazie al lavoro del padre, il più famoso decoratore di piastrelle di Delft. Per via dei problemi economici della famiglia Griet si ritrova a dover lavorare come serva nella casa di una ricca famiglia cattolica. La cosa non si prospetta buona, Griet deve abbandonare la sua casa, i luoghi a lei familiari per andar a vivere in una casa sconosciuta nel quartiere cattolico, luogo dove lei non ha mai messo piede, ma a rendere meno grigia la situazione è che, la famiglia da cui Griet andrà a lavorare è quella del pittore Johannes Vermeer, che nota fin da subito il talento di Griet. Grazie alle commissioni che dovrà svolgere per la famiglia Vermeer, Griet conoscerà, al mercato, il giovane figlio di un macellaio: Pieter.
Il racconto non è suddiviso in capitoli, bensì in anni, in ogni anno che Griet passerà al servizio dei Vermeer.
La cover rimovibile, ha sul davanti il quadro a cui il libro si ispira e sul dietro la foto dell'autrice; mentre la rilegatura è interamente bianca.

COMMENTO: per esprimere le mie opinioni e impressioni su questo libro non potrò fare a meno di farvi qualche spoiler, perdonatemi... .
Griet è una ragazza che quando entra al servizio della famiglia Vermeer ha 16 anni e, nonostante la giovane età e l'epoca di cui il libro racconta, è una ragazza estremamente intelligente, tenace e con molto senso del dovere.
La trama è avvincente, scorrevole, come la scrittura, che paragonerei ad una bella voce limpida e priva di virtuosismi, ma presenta un personaggio che non ho avuto chiaro subito, solo dopo aver finito il libro e dopo un bel po' di tempo credo di essere arrivata ad una mia interpretazione soddisfacente. Il personaggio di cui parlo è Pieter, io penso che rappresenti lo sfogo delle passioni che Griet prova per Johannes. Pieter è quell'oggetto terreno su cui viene scaricata una passione che non lo riguarda, ma per la quale non c'è altra possibile via di sfogo. È lo stesso concetto di cui parlava Gautier, attraverso D'Albert, in Madamigella di Maupin (http://norasreadings.blogspot.it/2015/10/madamigella-di-maupin.html). MA NON VI VOGLIO DIRE TUTTO SU QUESTO, VI CHIEDO DI SCRIVERMI LA VOSTRA OPINIONE SUL SIGNIFICATO DELLE ULTIME TRE RIGHE DELL'ULTIMO CAPITOLO, e ne parleremo insieme :)
Ultimo argomento, relativo alla trama che volevo affrontare è la forte nostalgia che Johannes prova quando, ormai, Griet se n'è andata. Per far ciò, però devo citare un avvertimento che un amico del pittore dà a Griet, in relazione a ciò che la ragazza sembra provare per il pittore e viceversa: “[...] Le donne dei suoi quadri.... lui le tira dentro nel suo mondo. Tu ti ci potresti perdere”, ho dovuto citare questa frase perché la forte nostalgia provata da Vermeer a me ha dato l'idea che, invece di aver trascinato lui Griet nel suo mondo, sia stata la ragazza a costringerlo ad uscirne. DITEMI ANCHE RIGUARDO A Ciò COSA NE PENSATE VOI.
La copertina..... allora: la cover è molto bella, molto luminosa, ma la rilegatura...... è bianca! Ciò significa che si sporca solo a guardarla, se avete già letto qualcuna delle recensioni che ho fatto, potreste sapere che io tolgo la cover per paura di rovinarla, leggendo il libro.... ma se mi fanno la rilegatura bianca allora togliendo la cover mi si sciupa la rilegature -.- e allora io come faccio!!???!

VOTO..... 5/5 è proprio un bel libro, sia per la trama che per la scrittura, sia per il quadro storico che dà, molto interessante e aderente alla realtà del secolo.

CONSIGLIATO A: tutti, è molto interessante dal punto di vista storico, ma può soddisfare anche persone al quale piacciono le storie d'amore tormentate, inoltre è scritto in modo molto chiaro (almeno nella mia edizione, che è della NERI POZZA), quindi possono leggerlo anche persone non troppo abituate a leggere, anche perché la mia edizione è di 236 pagine, quindi è corto.

FATEMI SAPERE SE VI è PIACIUTA QUESTA MIA RECENSIONE, è una di quelle a cui tengo particolarmente, perché questo libro mi ha dato da pensare, quindi se ha fatto lo stesso effetto anche a voi COMMENTATE, DITEMI SE LO AVETE LETTO O VORRETE LEGGERLO, ISCRIVETEVI perché escono recensioni ogni sabato o domenica e quindi, se volete, avremo molto di cui parlare e sul quale scambiarci opinioni, nel frattempo....

… vi mando un abbraccio e un bacio, Nora <3

sabato 5 dicembre 2015

Uno studio in rosso

IMPORTANTISSIMO: MI SCUSO SE LO SCORSO FINE SETTIMANA NON SONO USCITA CON UNA RECENSIONE, MA SONO STATA IMPEGNATA TUTTO IL WEAKEND E NON HO AVUTO IL TEMPO DI SCRIVERE QUALCOSA, QUINDI PER RIMEDIARE HO DECISO CHE OGGI USCIRà QUESTA RECENSIONE E DOMANI NE USCIRà UN ALTRA (scrivetemi in un commento se avete delle preferenze per quanto riguarda il genere del libro per la recensione di domani). Ora vi lascio al romanzo.


GENERALITà: Uno studio in rosso è un romanzo di genere giallo, di Arthur Conan Doyle.
È il primo romanzo di questo genere che ho letto ed è il primo per la serie che vede come protagonista Sherlock Holmes (ma penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo).
Questo primo romanzo vede l'inizio della storia di amicizia e di collaborazione tra Holmes e John H. Watson. Il caso di cui si occupano i due riguarda un uomo trovato morto in una villetta disabitata poco fuori dal centro di Londra, l'uomo viene trovato sdraiato supino sul pavimento di una stanza al primo piano della villetta, con una parola scritta sul muro “Rache”, il nome di una donna coinvolta nell'omicidio o la parola tedesca che vuol dire “vendetta”?
Il racconto è organizzato secondo capitoli, ognuno col suo titolo, che a loro volta sono racchiusi in due parti. La prima si apre in medias res ed il nostro narratore, che racconta in prima persona è John H. Watson, ex ufficiale medico dell'esercito britannico. Lo svolgimento vede la conoscenza tra Holmes e Watson e l'investigazione relativa al caso e si conclude con la risoluzione dello stesso, la cattura dell'assassino e l'invito di Holmes a porgli le domande necessarie per comprendere come fosse arrivato alla soluzione.
La seconda parte, invece è narrata fino al V capitolo incluso (dal VI in poi continuerà il racconto di Watson), in terza persona, si apre con una lunga descrizione del territorio del ovest America e ci racconta le disavventure di un uomo che finirà, nel V capitolo, dopo molte sofferenze e peripezie, ad arrivare a Londra. Dal VI capitolo, fino alla fine del libro, Holmes ci spiegherà tutte le sue mosse, quelle dell'assassino e vedremo come si concluderà la storia di quest'ultimo.

COMMENTO: sono stata un po' tirata nel raccontarvi la trama, perché, inanzi tutto è un libro conosciutissimo di cui troverete la trama ovunque, sempre se non lo avete già letto e poi è così corto che scrivere una trama troppo lunga sarebbe come raccontarvelo tutto.
Questo è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto i motivi sono diversi: il primo è che, essendo il primo romanzo di Doyle, su Sherlock Holmes, l'autore lo organizza in modo da farci conoscere Holmes, il suo modo di pensare, le sue conoscenze, il suo metodo (davvero impressionante) e il rapporto che crea pian piano, nel corso del libro, con John Watson, in oltre Doyle riesce a catapultarti nell'allora mondo londinese, con umidità e nebbia che sono quasi palpabili; il secondo perché è DAVVERO divertente, ci sono delle parti in cui non ho potuto far a meno di ridere, come quando da dell'incapace al personaggio di Edgar Allan Poe, Dupin, che è colui al quale è ispirato il personaggio dello stesso Holmes.
Ripensandoci ora è stato divertente anche arrivare alla seconda parte e trovarsi in un racconto che sembra non combinarci nulla con ciò che si è letto fino ad un momento prima.... è come entrare in una stanza, chiudendosi la porta alle spalle e dover camminare in un corridoio buio, andando avanti, ma senza sapere che cosa ci aspetta e capendo solo verso la fine cosa, in quella flebile luce, ci sta dicendo veramente l'autore... (al tempo in cui stavo leggendo il libro non sapevo di questo cambio di direzione e inizialmente non fu per niente divertente -_- solo molto disorientante.... ma voi magari prima di leggere il romanzo avrete letto questo mio commento e sarete meno.... O.o smarriti).

VOTO....6/5 iniziate ad abituarvi al fatto che, quando dico “è uno dei miei libri preferiti” ci scapperà il punteggio incoerente.... sì, perché se ho deciso che il totale è 5/5 che senso ha dare 6/5?!!? Il fatto è che ci sono libri bellissimi che meritano il 5/5, ma ci sono libri bellissimi e che in più ti colpiscono profondamente e ti rimangono nel cuore.... e che quindi non sono al pari degli altri... per ciò 6/5.
Comunque la motivazione di questo voto si capisce abbastanza bene dal commento.

CONSIGLIATO A: tutti, anche per avvicinarsi al genere, perché non è una scrittura difficile, io l'ho letto quando ero una “neofita” della lettura e non ho avuto difficoltà (poi è di solo 145 pagine nella mia edizione.... pochissimo!!!!).
In oltre, a mio parere, soddisfa anche dal punto di vista della parte prettamente investigativa, anche se è molto incentrato sulla conoscenza del lettore con Sherlock Holmes (se in seguito leggerete altri libri di A. Conan Doyle, vi accorgerete che sono molto più d'indagine, rispetto a questo).

SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA (scrivetemelo in un commentino), FATEMI SAPERE SE AVETE QUALCOSA DA AGGIUNGERE, SE AVETE LETTO IL LIBRO, SE AVETE INTENZIONE DI LEGGERLO, ISCRIVETEVI, COMMENTATE CI VEDIAMO DOMANI CON IL SECONDO POST, NEL FRATTEMPO VI MANDO...
Un abbraccio e un bacione, Nora <3