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domenica 17 aprile 2016

Dieci piccoli indiani

GANERALITA': romanzo di genere giallo di Agatha Christie il cui tutolo originale, nella prima edizione, Collins, era Ten Little Niggers, che nelle edizioni successive ha subito vari cambiamenti, da Ten Little Indians a ...E poi non rimase nessuno per arrivare all'attuale (in italiano) Dieci piccoli indiani.
La mia edizione è Oscar Classici Moderni ed ha in copertina un quadro di Meredith Frampton, A Game of Patient, esposto all'Art Gallery di Hull City Museums and Art Galleries negli UK.
La traduzione è di Beata Della Frattina.
Per chi non lo sapesse Agatha Christie è autrice anche dei romanzi che hanno come protagonista l'ispettore Poirot ( ad esempio il famoso Assassinio sull'Orient Express) e Miss Marple (ad esempio: La morte nel villaggio, primo caso in cui è presente questo personaggio).
La traduzione è di Beata Della Frattina.
TRAMA: Dieci persone che non hanno niente in comune e sconosciute le une alle altre, vengono invitate da un uomo, anc'esso sconosciuto a tutti, a soggiornare in una bella villa su un isola in mezzo al mare.
Al loro arrivo nella villa il padrone di casa è assente. L'unica cosa che trovano è una poesia incorniciata, presente in ogni stanza, che recita la triste storia di “dieci piccoli indiani” che, nel corso delle strofe, muoiono uno dopo l'altro.
Più tardi si ritrovano, dopo cena nel salotto della villa, dove all'improvviso una voce agghiacciante si mette ad elencare gli ospiti attribuendo a ciascuno di essi l'accusa di un assassinio.
Da adesso in poi per i dieci protagonisti inizierà un interminabile incubo, in cui uno ad uno moriranno come i piccoli indiani della poesia, finché “Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò.”

COMMENTO: questo libro è un capolavoro della letteratura. Ineguagliabile sotto tutti i punti di vista è, a mio parere, l'apice della carriera di Agatha Christie che si cimenta in un lavoro di fantasia eccezionale e inconcepibile.
A partire dalla psicologia di ogni personaggio, dalla descrizione del motivo per cui ognuno degli invitati ha accettato di soggiornare nella villa e di ogni delitto a loro attribuito, alla descrizione della morte giorno dopo giorno di ognuno, per concludere con l'incredibile e stupefacente colpo di scena finale, che scioglie i fili di una storia apparentemente impossibile e quasi tendente al sovrannaturale, la scrittrice costruisce un mondo incredibilmente contorto che ho amato.
IL FINALE, è il finale di questo libro che mi ha lasciato con un senso di incredulità e meraviglia, con la classica sensazione che si prova quando un libro che ci è piaciuto tanto finisce, quel senso di incolmabile vuoto, mi vennero i brividi.
Il romanzo non è costruito su una storia di reale investigazione... sì, i personaggi inizieranno a sospettare gli uni degli altri e proveranno a investigare un po', ma la storia si sviluppa tutta sul realizzarsi delle strofe della poesia che è appesa all'interno delle camere fino alla fine (che ho citato nella conclusione della trama).
La traduzione non è molto scorrevole, ma forse, questo, aiuta ancora di più la suspance e comunque possiamo anche passarci sopra per una volta, visto quanto è bello il romanzo!

VOTO: 6/5, scontato visto che ho esordito nel commento con “questo libro è un capolavoro della letteratura”? Va be, in ogni caso questo romanzo, quei 6 punti, se li merita tutti e anche di più!

CONSIGLIATO A... tutti, non si può non consigliare un romanzo del genere, di una tale genialità! Vi prego, anzi: leggete questo libro! :P

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Un bacione, Nora <3

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