Powered By Blogger

lunedì 29 febbraio 2016

Mandragola

GENERALITA': La Mandragola è una commedia del genere della “beffa a fini sessuali” scritta dall'italiano Niccolò Machiavelli (1469-1527).
Callimaco è un giovane italiano che però, per problemi economici vive a Parigi. Rientra a Firenze dopo aver sentito parlare di una bellissima donna, Lucrezia, moglie di messer Nicia Calfucci. Invaghito della descrizione della donna, Callimaco, aiutato dal suo servo Siro, mette in azione il suo piano per divenire amante di Lucrezia.
Lucrezia è una donna giovane che ha sposato, in un matrimonio di interesse il vecchio Nicia, un uomo considerato il più stolto di Firenze. Nonostante tutto Lucrezia è una moglie brava e fedele ed anche quando Nicia la accuserà di essere la causa della sua impossibilità di avere figli (perché sterile), lei si sottoporrà alle cure che le vengono imposte, persino se ciò vuol dire bere una pozione a base di mandragola e poi giacere con un altro uomo che morirà al posto del marito.
La mia edizione è Barbera Editore, con un introduzione a cura di Massimiliano Lacertosa. La copertina è rigida ed è formata da una cover ed una rilegatura che però non differiscono in niente l'una dall'altra, su entrambe è rappresentato il quadro di Caravaggio, La buona ventura (Roma, Musei Capitolini). Presenta un segnalibro nero in stoffa, annesso alla rilegatura. Le pagine sono spesse.

COMMENTO: questa trama che vi ho proposto è piuttosto contorta e poco chiara, specialmente alla fine, ma preferivo non svelarvi tutta la storia, poiché trattandosi di una commedia non ha uno svolgimento molto fantasioso e articolato, come potrebbe essere per un romanzo e quindi non volevo raccontare troppo.
Detto ciò passo a parlarvi dei personaggi e di Machiavelli.
Questa è una delle commedie più ricordate del periodo storico (caratterizzato da movimenti artistico letterari come il rinascimento e l'umanesimo, per farvi capire) in cui Machiavelli scrive. Singolare come cosa, visto che l'uomo non era certo uno scrittore di commedie, infatti viene ricordato anche per la stesura di trattati politici come Il Principe o i Discorsi sulla prima deca di Tito Livio. Ma non bisogna pensare che questa commedie sia uno “svarione” del politico e filosofo italiano, anzi, in essa troviamo specialmente uno dei tratti fondamentali del pensiero machiavelliano: la ripetitività della storia e con essa dei comportamenti umani. Infatti specialmente nel finale dell'opera teatrale vediamo che non c'è un vero e proprio lieto fine, viene semplicemente messo in atto un comportamento che si amalgama al resto della società e “all'uso comune”, se così lo vogliamo chiamare, senza disegnare nessun personaggio positivo.
Nonostante ciò troviamo anche caratteristiche classiche della commedia, come ad esempio il rispetto delle unità aristoteliche e la figura del servus callidus Siro e naturalmente l'ironia che traspare anche dal modo di parlare dei personaggi, caratterizzati da un modo di esprimersi specifico per ognuno.
In ogni caso penso che per apprezzare a pieno questa commedia ci si debba informare sul pensiero machiavelliano.
La scrittura può sembrare a primo impatto un po' difficile e articolata, ma con poco ci si abitua e diviene piuttosto chiara e ironica, oserei dire satirica.

VOTO: 3.5/5 non mi piace leggere commedie ma questa non è niente male, è molto comprensibile, per niente aulica e estremamente reale, forse un po' cinica ;)

CONSIGLIATA A…. è un classico, quindi a tutti, chiaramente se dietro a questa lettura ci fosse un interesse teatrale o letterario, la consiglierei ancor più caldamente.

Recensione dello scorso fine settimana: La Viaggiatrice di O
 
GRAZIE DELL'ATTENZIONE CHE MI AVETE PRESTATO ANCHE QUESTO FINE SETTIMANA, ISCRIVETEVI AL BLOG E ALLA PAGINA FACEBOOK E COMMENTATE sia qui che sulla pagina, DICENDOMI SE LA RECENSIONE VI E' PIACIUTA SE AVETE DELLE RICHIESTE PER POST FUTURI, SE AVETE DA AGGIUNGERE QUALCOSA O VOLETE SEMPLICEMENTE CHIACCHERARE SULLE VOSTRE IMPRESSIONI, RIGUARDO A QUESTA LETTURA.


Vi mando un bacio e un abbraccio, Nora <3

sabato 20 febbraio 2016

La Viaggiatrice di O



GENERALITA': romanzo fantasy di Elena Cabiati.
Galatea o Gala, è il nome della protagonista di questo romanzo. È orfana di madre e non sa niente della fine del padre, che infatti ritiene morto. Vive a Torino, in una mansarda ed ha una particolarità che la distingue da tutti quelli che la circondano, non solo comuni umani, ma anche maghi, cioè è dotata di incredibili poteri che la rendono una delle possibili streghe più forti di tutti i tempi, ma ciò la porta anche ad avere un certo egocentrismo e a sottomettersi mal volentieri alle regole che il Direttivo dei Viaggianti le impone.
Sì, il Direttivo dei Viaggianti, perché Gala e tutti i maghi, hanno il compito di viaggiare indietro nel tempo per salvare le opere importanti per l'umanità e per sistemare possibili distorsioni storiche.
Infatti nel corso della storia scopriremo che , ad esempio, l'articolata e misteriosa fuga di Casanova dalle prigioni veneziane è stata proprio messa in atto da questa congregazione.
Presto però alcuni avvenimenti insoliti costringeranno Gala e il suo nuovo maestro, Kundo, a prendere atto di una possibile nuova guerra tra i Bianchi (come tutti i membri del Direttivo, a regola) e i Neri, dei maghi che agiscono in modo esattamente contrario ai Viaggiatori, cercando di mettere discordia e deviare il corso degli eventi.
Il romanzo ha un finale aperto che sembra prevedere un continuo.... peccato che, per quanto ne sappia, non è mai stato pubblicato.
La mia edizione è EDITRICENORD ed è del 2012. Ha la copertina rigida e le pagine abbastanza spesse. La cover esterna presenta un' illustrazione di..... indovinate un po'..... Paolo Barbieri, mentre la rilegature è nera con le scritte bianche.

COMMENTO: ho comprato questo libro colpita dalla copertina (che poi ho scoperto essere di Barbieri, guarda caso) e dal fatto che fosse stato scritto da un'italiana.
La storia si è rivelata promettente, nata da un' idea nuova di mago o comunque rivista e corretta per adattarla alla modernità. Il mago che viaggia nelle varie epoche storiche per riparare alla stupidità e superficialità umana. Un accenno al Bene, il Bianco, contro il Male, il Nero e quindi questa infarinatura che ci preannuncia, come su detto, uno sviluppo degli eventi con qualche battaglia, ma che purtroppo in realtà viene lasciato, largamente alla nostra fantasia.... .
Galatea o meglio Gala, poiché viene chiamata soprattutto così nel corso del romanzo, è inizialmente una ragazzina piena di se e consapevole della forza dei suoi poteri, cocciuta, scontrosa e poco incline al rispetto delle regole... anche quando le vengono imposte per il suo bene. D'altra parte non si riesce a capire se realmente alcune delle regole che le vengono imposte dal Direttivo, siano veramente in vista del suo bene, ma ci rassicura, sulla tutela di Gala, la presenza del maestro Kundo che, per quanto severo e rigoroso con la ragazza, per via di una profonda amicizia che lo lega ai genitori di quest'ultima, la difende anche da quelle persone che non si capisce bene che parte prendano in quella famosa battaglia tra Bianchi e Neri.
Un peccato che il proseguimento non sia mai stato pubblicato, dato che lo avrei seguito volentieri, data anche la prosa scorrevole e diretta dell'autrice.
Sulla copertina non spendo troppe parole, si capisce già da altre recensioni la mia profonda ammirazione per Paolo Barbieri.
P.S. SE MI STO CLAMOROSAMENTO SBAGLIANDO E IN REALTA' LA CABIATI HA EFFETTIVAMENTE PUBBLICATO IL SEGUITO DI QUESTO ROMANZO, AVREI PIACERE CHE ME LO COMUNICASTE NEI COMMENTI, IN MODO CHE LO POSSA COMPRARE, LEGGERE E FARE UNA RECENSIONE PIU' RIGOROSA E GIUSTA.

VOTO: mi verrebbe da dare un 4/5, se non un 5/5... il problema è che questo libro non è pienamente valutabile, in quanto è un misero accenno in confronto alla storia che l'autrice promise di sviluppare scrivendolo.... per ciò darei un 3/5, l'idea e la trama sono belle ma non sono mai state sviluppate.


CONSIGLIATO A.... voi capirete che essendo una storia a metà, se non ¼ di storia, io non posso consigliare questo libro, sarebbe come consigliarvi di leggere un qualsiasi altro libro ma senza finirlo..... . D'altra parte se la recensione vi è piaciuta, comunque, mi ripeto, la storia è bella, nessuno vi impedisce di comprarlo e leggerlo, solo nella consapevolezza che ha un finale a dir poco aperto... .
 
QUINDI, ANCHE PER QUESTO FINE SETTIMANA E' TUTTO, VI RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE CHE MI AVETE DEDICATO, INSCRIVETEVI SIA QUI' CHE SULLA PAGINA FACEBOOK (di cui trovate il link in alto a destra sia qui che nella home). SPERO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA, FATEMI SAPERE SE AVETE LETTO IL LIBRO, SE VI E' PIACIUTO, SE AVETE DELLE OSSERVAZIONI DA AGGIUNGERE, NATURALMENTE TUTTO NEI COMMENTI QUI' SOTTO O SULLA PAGINA FACEBOOK. IN ATTESA DEI VOSTRI COMMENTI VI MANDO....

Un bacione, Nora <3

domenica 14 febbraio 2016

L'Unicorno Nero


PRIMA DI TUTTO VOLEVO SCUSARMI Perché LO SCORSO FINE SETTIMANA NON HO FATTO USCIRE ALCUNA RECENSIONE AVENDO AVUTO CONTRATTEMPI CHE MI HANNO IMPEDITO DI SCRIVERE PER VOI. Detto ciò vi lascio alla recensione sperando che vi piaccia <3.
 
GENERALITA': per il Ciclo di Landover, Terry Brooks scrive L'Unicorno Nero, secondo di una saga che prevede 6 titoli: Il Magico Regno di Landover, L'Unicorno Nero, Mago a metà, La Scatola Magica di Landover, La Sfida di Landover e La Principessa di Landover.
Nel primo libro Ben Holiday, buon avvocato di New York che ha perso la moglie e il suo scopo nella vita, desideroso di trovare qualcosa per cui vivere e con niente da perdere, decide di rispondere ad un misterioso annuncio che gli propone di comprare il magico mondo di Landover. Ciò avviene e Meeks, il mago della terra di Landover vende all'uomo il suo mondo.
Il primo libro tratta le avventure di Ben che lo porteranno a divenire il re di questo incredibile mondo di maghi, ninfe e animali parlanti.
Si scopre che Meeks aveva preso il potere e vendeva il titolo di Alto Signore agli sprovveduti del nostro mondo che poi sarebbero morti per mano delle creature viventi a Landover, liberando continuamente il trono. Ciò non accadrà con Ben, il quale bandirà alla fine il mago.
Nell'incipit di questo secondo libro, Ben è alle prese con la burocrazia del suo regno, fino a che una notte, in un sogno, vede il suo vecchio socio nei guai e avverte un disastro imminente. La stessa notte, la compagna di Ben, la silfide Willow sogna un Unicorno Nero che sembra chiederle disperatamente aiuto e il mago Questor Thews dei libri sulla magia antica ormai reputati perduti.
Dopo essersi confessati, a colazione, i tre sogni Ben decide di tornare a New York per controllare la situazione e sanare eventuali problemi. Nel viaggio di andata l'uomo vede ben tre volte il malvagio mago Meeks, ma ogni volta, questo, si rivela essere apparentemente una visione inconsistente. Il collega di Holiday sembra non avere problemi e Ben torna nel suo mondo, anche se non del tutto rassicurato.
Durante la prima notte, dopo essere tornato a Landover, Ben si sveglia e nella sua stanza vede Meeks che gli impone un incantesimo per cui nessuno lo avrebbe più riconosciuto, ma tutto accade in un attimo e alla mattina a Ben sembra quasi di aver fatto un brutto sogno. Non è così, un altra persona col suo aspetto si aggira per il palazzo e tutti gli amici e collaboratori di Holiday cacciano l'uomo da palazzo, credendolo un intruso e lui inizia a vagare per le sue terre cercando qualcuno che rompa l'incantesimo, in compagnia di uno strano gatto, Dirk, l'unico che sembra riconoscerlo.
Nel frattempo Willow partirà in cerca dell'Unicorno Nero; Questor Thews farà lo stesso per ritrovare i libri di magia scomparsi e il falso Alto Signore (Meeks) caccerà i restanti amici di Ben e mobiliterà il regno per catturare l'Unicorno Nero.
La mia edizione è Oscar Mondadori ed è tra i Best Seller. L'illustrazione di copertina (che mi piace molto) è di Andy Simmons e la traduzione a cura di Lidia Perria. La copertina è flessibile e le pagine abbastanza spesse.

COMMENTO: questo, come ho già detto, è il secondo libro di una saga, della quale non ho letto il primo libro e nemmeno i seguenti 5 ed ora ve ne illustrerò i motivi.
Innanzi tutto ho comprato questo libro per via del titolo accattivante e della bella trama, ma non pensavo che fosse il secondo di una saga, non avendo controllato al suo interno, credevo che fosse un libro scritto per essere letto da solo. Nonostante ciò è possibile leggerlo separato dagli altri, poiché contiene riferimenti al primo che spiegano, in modo abbastanza chiaro, cosa fosse successo in precedenza (quello che ho scritto nelle generalità riguardo il primo libro, infatti, è ciò che ho appreso dalla lettura del secondo).
Non ho letto e probabilmente non leggerò gli altri 5 libri perché non mi ha fatto impazzire né la storia, né la prosa di Terry Brooks. Il libro non è scritto male, anzi è molto semplice e chiaro, ma non è mai riuscito a trasmettermi forti emozioni.... magari sono abituata male con Licia Troisi, con la quale, invece, provo una forte empatia, ma questo libro non mi ha mai trasmesso nulla, nemmeno nei momenti che si potevano ritenere di maggior tensione.
Per quanto riguarda la trama non contiene niente di eccezionale... sin dall'inizio si capisce subito che la magia che assoggetta Ben Holiday può essere spezzata solo dalla fiducia dell'uomo in se stesso, e per quanto l'autore voglia sviarci, ci riesce in modo poco efficace. Perciò questo che è una delle parti principali del contenuto del libro e quindi della sua risoluzione, è in realtà subito svelata così tutto il resto del racconto risulta monotono e prevedibile. In fondo Ben è un uomo adulto che ha preso la pesante decisione di lasciare tutte le certezze di una vita sì monotona, ma pur sempre sicura, per sborsare molti dollari ad una persona sconosciuta per un “mondo incantato” e una volta lì ha affrontato ostilità, mostri e avventure per affermarsi al trono, mi è quindi arduo pensare che una persona così si lasci osteggiare da un senso di inferiorità e insicurezza. FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE VOI NEI COMMENTI ;)
Invece è abbastanza creativa la fine per quanto riguarda l'Unicorno Nero, i libri e il gatto Dirk, reale mistero del libro, per quanto in secondo piano, che si rivela davvero una sorpresa piacevole e da me apprezzata.

VOTO: 3/5 non è un brutto libro, ma non ha niente di eccezionale.

CONSIGLIATO A... tutti perché, come già detto, non è un brutto libro, per contro, contenendo niente di particolarmente degno di nota non mi sento di dare un particolare scopo per leggerlo.

SPERANDO CHE QUESTA RECENSIONE VI SIA PIACIUTA E CHE COMMENTERETE E VI ISCRIVERETE SIA QUI CHE SULLA PAGINA FACEBOOK per essere sempre aggiornati sulle nuove recensioni, IO VI SALUTO ALLA PROSSIMA SETTIMANA CON....

Un bacione, Nora <3

venerdì 5 febbraio 2016

Lettura del periodo

~Lasciammo le future cose in balia dei venti e ci mettemmo comodi nel Presente, ricamando di sogni quanto di reale ci circondava~ Edgar Allan Poe, Il mistero di Marie Roget