Callimaco è un giovane italiano che però, per problemi economici vive a Parigi. Rientra a Firenze dopo aver sentito parlare di una bellissima donna, Lucrezia, moglie di messer Nicia Calfucci. Invaghito della descrizione della donna, Callimaco, aiutato dal suo servo Siro, mette in azione il suo piano per divenire amante di Lucrezia.
Lucrezia è una donna giovane che ha sposato, in un matrimonio di interesse il vecchio Nicia, un uomo considerato il più stolto di Firenze. Nonostante tutto Lucrezia è una moglie brava e fedele ed anche quando Nicia la accuserà di essere la causa della sua impossibilità di avere figli (perché sterile), lei si sottoporrà alle cure che le vengono imposte, persino se ciò vuol dire bere una pozione a base di mandragola e poi giacere con un altro uomo che morirà al posto del marito.
La mia edizione è Barbera Editore, con un introduzione a cura di Massimiliano Lacertosa. La copertina è rigida ed è formata da una cover ed una rilegatura che però non differiscono in niente l'una dall'altra, su entrambe è rappresentato il quadro di Caravaggio, La buona ventura (Roma, Musei Capitolini). Presenta un segnalibro nero in stoffa, annesso alla rilegatura. Le pagine sono spesse.
COMMENTO: questa trama che vi ho proposto è piuttosto contorta e poco chiara, specialmente alla fine, ma preferivo non svelarvi tutta la storia, poiché trattandosi di una commedia non ha uno svolgimento molto fantasioso e articolato, come potrebbe essere per un romanzo e quindi non volevo raccontare troppo.
Detto ciò passo a parlarvi dei personaggi e di Machiavelli.
Questa è una delle commedie più ricordate del periodo storico (caratterizzato da movimenti artistico letterari come il rinascimento e l'umanesimo, per farvi capire) in cui Machiavelli scrive. Singolare come cosa, visto che l'uomo non era certo uno scrittore di commedie, infatti viene ricordato anche per la stesura di trattati politici come Il Principe o i Discorsi sulla prima deca di Tito Livio. Ma non bisogna pensare che questa commedie sia uno “svarione” del politico e filosofo italiano, anzi, in essa troviamo specialmente uno dei tratti fondamentali del pensiero machiavelliano: la ripetitività della storia e con essa dei comportamenti umani. Infatti specialmente nel finale dell'opera teatrale vediamo che non c'è un vero e proprio lieto fine, viene semplicemente messo in atto un comportamento che si amalgama al resto della società e “all'uso comune”, se così lo vogliamo chiamare, senza disegnare nessun personaggio positivo.
Nonostante ciò troviamo anche caratteristiche classiche della commedia, come ad esempio il rispetto delle unità aristoteliche e la figura del servus callidus Siro e naturalmente l'ironia che traspare anche dal modo di parlare dei personaggi, caratterizzati da un modo di esprimersi specifico per ognuno.
In ogni caso penso che per apprezzare a pieno questa commedia ci si debba informare sul pensiero machiavelliano.
La scrittura può sembrare a primo impatto un po' difficile e articolata, ma con poco ci si abitua e diviene piuttosto chiara e ironica, oserei dire satirica.
VOTO: 3.5/5 non mi piace leggere commedie ma questa non è niente male, è molto comprensibile, per niente aulica e estremamente reale, forse un po' cinica ;)
CONSIGLIATA A…. è un classico, quindi a tutti, chiaramente se dietro a questa lettura ci fosse un interesse teatrale o letterario, la consiglierei ancor più caldamente.
Recensione dello scorso fine settimana: La Viaggiatrice di O
GRAZIE
DELL'ATTENZIONE CHE MI AVETE PRESTATO ANCHE QUESTO FINE SETTIMANA,
ISCRIVETEVI AL BLOG E ALLA PAGINA FACEBOOK E COMMENTATE sia qui che
sulla pagina, DICENDOMI SE LA RECENSIONE VI E' PIACIUTA SE AVETE
DELLE RICHIESTE PER POST FUTURI, SE AVETE DA AGGIUNGERE QUALCOSA O
VOLETE SEMPLICEMENTE CHIACCHERARE SULLE VOSTRE IMPRESSIONI, RIGUARDO
A QUESTA LETTURA.
Vi
mando un bacio e un abbraccio, Nora <3