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martedì 21 giugno 2016

La Regina Scalza

GENERALITA': romanzo storico, titolo originale La reina descalza, di Ildefonso Falcones autore anche del La Cattedrale sul Mare e La Mano di Fatima (che leggerò 😉) Edizione TEA, traduzione di Roberta Bovaia e Silvia Sichel, copertina © Getty Images; Shutterstock.
TRAMA: siamo in Spagna... o meglio, stiamo arrivando in Spagna. Il padrone di Caridad, una schiava cubana, è morto e lei è stata liberata e affidata ad un frate che ha il compito di accompagnarla fino al porto. Le prime esperienza di Caridad in Spagna sono tremende, finisce addirittura incatenata nella cantina di un uomo che la sfrutta come prostituta, ma niente di incredibile per la ragazza che anche a Cuba non veniva trattata meglio. La sua prigionia finisce quando viene buttata fuori dalla casa a causa della febbre altissima. Dopo poco Caridad finisce per accasciarsi sotto un albero e presa dal delirio della febbre inizia ad emettere un lamento, una canzone con cui invoca i suoi dei. Nel frattempo Melchor un gitano rude ma affascinante sta passando da quelle parti quando sente il canto tormentato di Caridad e, ammaliato, dopo averla ascoltata decide di portarla con se.
Siamo a Triana quando Caridad si riprende dalla febbre. Il periodo in cui starà nel ghetto gitano sarà felice per Caridad, che, nonostante non sia comunque ben accetta, è sotto la protezione di Melchor e trova una forte amicizia nella nipote dell'uomo, Milagros.
Tutto finirà con l'inizio della persecuzione dei gitani da parte dello stato spagnolo e le strade dei nostri tre protagonisti finiranno per separarsi, ma non indissolubilmente.
 
COMMENTO: La regina scalza è un bellissimo libro! Il contesto storico è molto buono (secondo la mia opinione) e la caratterizzazione dei personaggi è molto studiata.
Caridad è una donna sensibile e forte, per quanto all'inizio possa sembrare sottomessa e ormai stanca di vivere. Nel corso della narrazione, conoscendola, si capisce quanto nella sua vita abbia avuto bisogno di lottare per sopravvivere e che in realtà in lei c'è sempre un soffio che la fa combattere. Durante la storia Cachita (soprannome di Caridad) capisce quanto è forte, impara a gestire le situazioni sfruttandole, invece di essere sfruttata, e cosa significa libertà e felicità.
E non è un caso se è a lei molto affine Melchor, il gitano, sulla cinquantina è da considerare un sopravvissuto, sì perché è tra i pochi che, scontata una pesante condanna di lavori forzai sulle navi, è sopravvissuto. Ma Melchor che conosce la sofferenza di Cachita, ha sempre saputo cosa fosse la libertà e come avere un ascendente sulle persone.
Milagros (scusate, nella trama ne ho parlato poco) è la nipote di Melchor. Vissuta in uno stato di “agio” tra i gitani, grazie alla fama di suo nonno, all'inizio del libro è forse il personaggio più ingenuo, ma la vita darà la sua abbondante dose di amarezza anche a lei e la sua crescita smorzerà il carattere leggiadro e sicuro della ragazzina che era, rendendola ala fine la più indebolita e provata dagli eventi.
Il personaggio più bello (al di fuori di Caridad e Melchor) presente nel libro, anche se in secondo piano, è la madre di Milagros, Ana. La donna sarà vittima della retata di gitani e vivrà tutta la travagliata storia della prigionia fino al loro rilascio. Ana è un esempio di forza, consapevolezza dei propri diritti di libertà e di ribellione all'ingiustizia. In carcere viene maltrattata e umiliata, quando viene rilasciata il suo corpo è martoriato, dalla fame, dalle botte, ma anche quando si ricongiunge alla sua famiglia ostenta una dignità e una forza uniche e invidiabili. È giusto che la storia di una gitaneria che ormai non esiste più, con i valori che questo libro racconta rendendoli così palpabili e vicini ad un ideale che può essere ben condiviso, sia rappresentata da Ana.
La prosa è scorrevole, piuttosto cruda in alcune sue parti, niente che sia illeggibile, ma può dare fastidio ad un pubblico sensibile (in ogni caso sono qui che ve ne parlo, quindi andate abbastanza tranquilli 😜).
La copertina è bellissima, ha qualcosa che mi piace! Ma non ho saputo individuare cos'è 😁. Anche se in alto a destra presenta quelle 4 righe di presentazione che io non ci avrei messo, sono troppo invadenti! A me piacciono le copertine con titolo, autore e niente più (per quanto riguarda le scritte).

VOTO: 5/5 è un libro bellissimo, penso che le parole che ho speso per descriverlo riescano a comunicarvi quanto mi piaccia.

CONSIGLIATO A... come ho detto nella conclusione del commento, è un libro che, in alcune parti della narrazione, può risultare crudo ad una persona sensibile, con tutto ciò ritengo che sia fattibile... non è un romanzo per ragazzi, lo consiglio ad un pubblico dai... 17-18 anni in su. In ogni caso è soggettivo.
 
Ultima recensione: I REGNI DI NASHIRA
Link:
 
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mercoledì 15 giugno 2016

Acquisti e Regali di Maggio

A Maggio è stato il mio compleanno e cosa mi potevano regalare... se non dei libri?
Comunque mi sono comprata anche qualcosina 😜.
Fatemi sapere se volete la recensione di uno di questi libri in paricolare e se vi piacerebbe che mettessi il prezzo dei libri di cui vi parlo in questi brevi post.

Regali:

I Pilastri della Terra, Ken Follett
Questo libro mi è stato regalato da mia sorella e, come il prossimo che vi farò vedere, era tra quelli presenti nella mia wishlist.
Come fate a non conoscere anche solo alla lontana questo romanzo?! Ha ispirato anche una famosa serie tv ed è l'opera più acclamata di Ken Follett.
TRAMA: (sì, ve la racconto comunque 😄) la base su cui si sviluppano tutti gli intrighi della storia è la costruzione di una cattedrale in Inghilterra, dal 1135 (in realtà pochissime pagine all'inizio sono ambientate nel 1123) al 1174 e infatti è un libro di 1030 pagine 😜.
Non so che dire di più, so che è una storia piena di intrighi, passioni.. ecc...
La mia edizione è OSCARMONDADORI, traduzione di Roberta Rambelli, in copertina Iacopo Bruno, in quarta di copertina © Fundación Catedral Santa María, bellissima ❤!!! E anche sciupata, purtroppo. Le illustrazioni all'interno del libro sono di Petra Röhr-Rouendaal (molto belle anche queste).

Notre-Dame de Paris, Victor Hugo
Regalo dei miei amici (vi ringrazio ancora!!! 😘.💕).
Altro romanzo conosciutissimo per via dei vari film, cartoni, spettacoli teatrali.... insomma, di tutto e di più! 😄.
L'edizione è tra l'altro proprio quella che volevo 😜.❤: l'UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI, con un introduzione di Goffredo Fofi. Traduzione a cura di Donata Feroldi e in copertina Monica Vitali per Mimaster.
TRAMA: siamo in una Parigi tardo-medioevale e seguiamo le vicende che investono Quasimodo, che abita la cattedrale di Notre-Dame e gli abitanti dell'oscura Città dei Miracoli, in particolare Esmeralda (mi ha detto una mia amica che lo ha letto che il film della Disney “Il gobbo di Notre Dame” è molto aderente al romanzo).
Ma il motivo per cui questo romanzo ha attirato la mia attenzione deriva dalla menzione che ne ha fatto Lara (del canale youtube “Castelli di Carta”, ma personalità presente in molte piattaforme basate sulla lettura e i libri, ve ne lascio i link) che menzionò alcuni capitoli in cui Hugo offriva la descrizione della vista di Parigi dal volo di un uccello e ciò mi è sembrato molto bello e poetico :P quindi l'ho messo in wishlist ed è inaspettatamente arrivato.

Bambini con le spine, Jesper Juul
Quest'ultimo libro è un regalo, ma non riguarda il mio compleanno. Me l'ha dato mia zia Mariateresa, insegnante di scuola elementare, ed è un libro curato da una sua collega in quanto responsabile della sede italiana di Family Lab, una scuola per genitori, della quale, lo scrittore di questo libro è creatore.
L'edizione è FELTRINELLI, tradotta da Cristina Malimpensa.
La tematica di questo libro è un' analisi delle cause della rabbia, prepotenza, violenza o isolamento che possono presentarsi nel comportamento di un bambino e come affrontare queste problematiche.


Infine, non un regalo ma un acquisto:

La moglie del califfo, Renée Ahdieh
Ho visto questo libro in diversi video di Gabriella di “Fangirl in Love with Books” (al solito link a fine post) che ne ha parlato così tanto e così bene che quando, per casualità, l'ho visto alla Giunti al modico prezzo di 10 euro e non ho potuto resistere, l'ho comprato!
Casa editrice NEWTON COMPTON EDITION, in copertina Michelle Monique.






Ultima recensione: I REGNI DI NASHIRA
Link: Nora's Readings pagina Fecebook
il Nottetempo | di donne defunte ed altri epiloghi
Recensione: La moglie del califfo di Renee Ahdieh

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mercoledì 1 giugno 2016

I REGNI DI NASHIRA: Il sogno di Talitha, Le spade dei ribelli, Il sacrificio, Il destino di Cetus

GENERALITA': Saga fantasy dell'autrice italiana Licia Troisi.
Edizione Mondadori, copertine di Paolo Barbieri.
TRAMA (parlerò solo dell'incipit del primo libro per evitare di rivelarvi tutta la saga): siamo nel nuovo mondo creato da Licia Troisi: Nashira, in questo mondo l'aria non è presente ovunque, ma solo al di sotto dei Talaret, alberi immensi e maestosi, e solo se filtrata dalla Pietra dell'Aria. Questo mondo è abitato da due etnie: i Talariti, di pelle scura, i capelli di varie sfumature di rosso e la capacità di fare magie grazie alla Pietra dell'Aria; e i Femtiti dalla carnagione molto chiara e i capelli che vanno dal verde al celeste, hanno la capacità di non provare dolore, tranne quando sono in contatto con la Pietra dell'Aria. È proprio quest'ultima caratteristica che in tempi remoti, permise ai Talariti di sopraffare i Femtiti e ridurli in schiavitù.
Tra le due etnie c'è molto astio ma non tra i nostri protagonisti: la tararita Talitha, figlia di Megassa, conte del Regno dell'Estate, e il femtita Saiph, suo servo e più grande amico.
Talitha è la secondogenita e perciò ha la libertà di seguire le sue passioni, infatti viene allenata dalla Guardia di Messe (la capitale del Regno dell'Estate). Ma tutto cambia quando la sua sorella maggiore, che per il volere del padre sarebbe dovuta diventare la Piccola Madre del Regno dell'Estate, un' importante carica religiosa, si ammala e muore per cause misteriose.
Così Talitha vede perire la sua libertà e viene costretta a salire nel santuario di Messe (costruito come tutti i santuari sul Talaret della città) per prendere il posto della sorella (seguita, naturalmente da Saiph).
Talitha, però, non è fatta per questo mondo e, superato lo sconforto iniziale, si impone come missione di scoprire le cause della morte della sorella.
Quello che scoprirà porterà i protagonisti a ribellarsi e a combattere con tutte le loro forze per la sopravvivenza di Nashira.

COMMENTO: trovo che nel corso dei suoi libri, trilogie o saghe, a livello tematico Licia Troisi sia cresciuta molto. Dalla sola crescita personale del protagonista (presente in tutti i fantasy), ci troviamo ora ad affrontare tematiche, anche scottanti, come il rapporto tra scienza e religione. Ho molto apprezzato la tematica svolta in questa saga, mi è piaciuta moltissimo e sono rimasta felice nel constatare che la scrittrice ammette una coesistenza pacifica delle due discipline e lascia libero il lettore di dare una sua interpretazione, per quanto, la conclusione che viene tratta mi abbia riportato alla mente il deismo (naturalmente questa è un'impressione personale, fatemi sapere anche voi cosa ne pensate e se avete avuto la mia stessa impressione).
Man mano che leggo le saghe di Licia Troisi, mi accorgo che non riesco più ad affezionarmi alle figure femminili, come invece fu per le Cronache, infatti ne I Regni di Nashira, come per le Guerre del Mondo Emerso (di cui in seguito vi parlerò), le protagoniste non mi hanno affascinato come fu per Nihal. Al contrario sempre più belli si fanno i caratteri maschili, Saiph è forse il mio preferito fra i personaggi troisiani. È, infatti, il fulcro del ragionamento scientifico-religioso della scrittrice e non solo... nel corpo dei libri acquisisce una forza e un carattere estremamente deciso e coraggioso.
In ogni caso la capacità descrittiva e la fantasia rimangono quelle di Licia Troisi, autrice che amo alla follia e che non mi delude mai!

VOTO: 6/5 è bellissimo, il personaggio di Saiph mi è piaciuto molto e la tematica pure, quindi 6/5 .

CONSIGLIATO A... tutti, agli amanti di Licia Troisi e magari anche a chi ha pensato, leggendo le Cronache del Mondo Emerso, che era il “solito fantasy da ragazzini”, perché qui siamo, a mio parere, su un livello più alto.


Link:
Nora's Readings pagina Facebook
Cronache del Mondo Emerso

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